Asor Rosa: alla radice delle cose

doppiozero INTERNO

Ora che questo Maestro, partendo per sempre, ci ricorda d’improvviso che anche i Grandi Vecchi hanno un corpo, e dunque un tempo, mentre noi senza neppure pensarci li sentivamo immortali come i Classici, mi torna alla mente una pagina che amo molto, e che Alberto Asor Rosa scrisse esattamente trent’anni fa per Genus italicum (1992). Le idee che fissa con una prosa nitidissima, com’era sul foglio il suo tratto in punta di stilografica, chiaro e ordinato come una pagina di Calvino, sono alla base di molti suoi studi. (doppiozero)

La notizia riportata su altri media

Potrebbe essere questa la nuova realtà di cui abbiamo bisogno, la quale potrebbe, addirittura, sostituire i soliti farmaci. Ebbene, detto questo, passiamo a questo particolare oro colloidale. (InformazioneOggi.it)

È probabile che con la morte di Alberto Asor Rosa, scomparso ieri, a Roma, all’età di 89 anni, sia definitivamente finito il tempo in cui gli intellettuali credevano in un ruolo e in un modo d’essere coscienza critica, interpreti di una vicenda nazionale che conservava un qualcosa di epico e di definitivo. (Il Sole 24 ORE)

Ricordo ancora l’ansia di aver abbandonato figli piccoli e marito quando corsi a Roma nel 2003 (ancora una volta il tre!) per assistere alla lectio magistralis che il mio professore tenne all’Università La Sapienza per congedarsi dai 52 anni di insegnamento. (Il Fatto Quotidiano)

Uomo di grande cultura e maestro elementare, al professor Sgobio è stata anche conferita la benemerenza di Cavaliere della Repubblica, per i suoi oltre quarant’anni di servizio nella scuola pubblica. «Abbiamo pensato che questo fosse il modo migliore per ricordare il professor Pasquale Sgobio» ha detto Renato Bruno, presidente della ProLoco di Montemesola. (Tarantini Time Quotidiano)

Nel caso specifico: per la costanza e tenacia ha contribuito a mantenere la Maremma e Capalbio territori intatti, dove rimane alto il valore della natura e dell'armonia dei luoghi", così l'ex sindaco di Capalbio Luigi Bellumori ricorda con affetto il critico letterario Alberto Asor Rosa, morto ieri all'età di 89 anni. (IlGiunco.net)

Con Alberto Asor Rosa, scomparso ieri a Roma a 89 anni, la Piccola Atene perde uno dei suoi volti più rappresentativi. Cittadino onorario di Capalbio dal 2019, il professore, una delle voci più influenti nello studio della letteratura italiana, è stato uno dei simboli di quel mondo della cultura e della politica che ha eletto a seconda dimora il borgo, la campagna e il mare capalbiese, tra le serate dedicate ai libri in Piazza Magenta e le frequentazioni balneari dell’Ultima Spiaggia. (LA NAZIONE)