Terremoto ad Haiti, il sacerdote-medico: «Tragedia senza fine, è impossibile vivere qui»

Corriere della Sera ESTERI

«In trent’anni a Haiti è finita la speranza». «Più di tutto servono tettoie di lamiera per ripararsi dalla tempesta.

Quando ci sono stato dopo il sisma del 2010. allora sì avevamo la sensazione di non poter fare niente.

Ma la mia sensazione è: non può fare niente»

In 34 anni ha visto il Paese soccombere a terremoti, inondazioni, colera e Covid, guerre tra bande, colpi di Stato.

«Ad Haiti, soprattutto nella capitale, ogni strada è controllata dalle gang. (Corriere della Sera)

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Sono almeno 2.189 le vittime, mentre si contano ancora oltre 300 dispersi e circa 12 mila feriti. Ma il sudovest del Paese caraibico è in preda al caos, con le vittime del terremoto che devono fare i conti anche col maltempo innescato dal passaggio dell’uragano Grace. (InMeteo)

Getty. "I bambini di Haiti hanno bisogno di solidarietà e sostegno. E avremo bisogno di risorse per ricostruire alcune scuole, riabilitarne altre, dotare le classi di banchi, insegnanti e studenti di kit pedagogici e scolastici. (Sky Tg24 )

Per informazioni è possibile contattare la mamma di padre Massimo al numero 0171.266336 o l’associazione Madian Orizzonti (011.539045). La situazione nella zona di Jérémie, dove ha sede la missione di padre Miraglio, rimane difficilissima (LaGuida.it)

Tutta la regione di Jérémie è sotto l'acqua e sotto il vento”. A parlare è Padre Massimo Miraglio, sacerdote piemontese di Torino, originario di Borgo San Dalmazzo e da 16 anni in missione ad Haiti. (newsbiella.it)

Janez Lenarčič, commissario per la gestione delle crisi, dichiara: “La catastrofe che ha colpito Haiti richiede una risposta rapida e strutturata per aiutare le persone più colpite. (Servizio Informazione Religiosa)

E si è attivata anche la solidarietà internazionale, dal Messico agli Stati Uniti, passando persino per il martoriato Venezuela, che sta inviando cibo, medicine, uomini. In questo scenario così difficile parole di speranza arrivano dalla scrittrice haitiana Edwige Danticat da anni residente negli Stati Uniti, «Il mio popolo è stato costretto per anni a dover sviluppare meccanismi di sopravvivenza (Corriere del Ticino)