Condanne Mps: per Viola e Profumo chiara “intenzione di inganno”

Wall Street Italia ECONOMIA

Ribaltando la richiesta di assoluzione avanzata dai pm, il Tribunale di Milano ha ravvisato nelle condotte di Viola e Profumo “un’intenzione di inganno” motivata da ragioni di profitto.

False comunicazioni sociali, relative a una semestrale del 2015, e aggiotaggio erano i capi d’imputazione a carico dei due manager.

Alla base delle condanne per gli ex vertici di Mps ci sono prove “granitiche” che non lasciano “dubbi circa la piena consapevolezza dell’erroneità” nella contabilizzazione in bilancio dei derivati Santorini e Alexandria. (Wall Street Italia)

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Gli aiuti sono già aumentati a 3,9 miliardi, e si era partiti dagli 1,9 dei Tremonti bond. Non lavora per sostenere la banca: è palese che i 3,4 miliardi chiesti come prestito allo Stato siano insufficienti a sanare i problemi di solidità finanziaria. (Il Cittadino on line)

politica. Roma, 8 apr. (Adnkronos) - "Il dossier Mps non l'ho ancora visto, se fusioni, non fusioni, con chi. vanno decise nelle prossime settimane, ad oggi io non ho risposte". (SassariNotizie.com)

Il tribunale di Milano ha diffuso le motivazioni alla base della sentenza con cui il 15 ottobre 2020 ha condannato Alessandro Profumo, ex presidente di MPS e attuale ceo di Leonardo a sei anni di reclusione per brogli e false comunicazioni societarie in relazione ai derivati ​​MPS Santorini e Alessandria. (Finanzaonline.com)

Queste le valutazioni della seconda sezione del Tribunale di Milano nei confronti di Alessandroe Fabrizio, condannati lo scorso ottobre a 6 anni. I due, ex vertici di Monte dei Paschi di Siena, avrebbero anche mostrato “l’aspirazione a vedere accresciuto il proprio prestigio personale quali fautori della rinascita della banca”. (Zazoom Blog)