Tulino alla guida di medicina generale

LA NAZIONE SALUTE

Dopo un’esperienza a inizio attività professionale come medico del dipartimento di Emergenza urgenza dell’Asl di Grosseto, dal 1996 il dottor Tulino è medico di medicina generale a Monte Argentario

Il dottor Renato Fortunato Tulino è il nuovo direttore del dipartimento di Medicina generale dell’Asl Toscana Sud Est.

Antonio D’Urso, direttore generale dell’Asl Toscana Sud Est, gli ha assegnato l’incarico dopo che il suo nominativo è stato indicato dai coordinatori delle Aggregazioni funzionali territoriali della medicina generale dell’Asl Toscana Sud Est. (LA NAZIONE)

La notizia riportata su altri giornali

L’organizzazione è stata curata dalla Direzione Regionale Salute e Welfare, e dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, che si occupa della gestione dei corsi di formazione in Medicina Generale. Stringenti le misure di sicurezza adottate in ottemperanza delle normative vigenti. (OrvietoNews.it)

Ringrazio Regione Umbria, in particolare la direzione regionale salute e welfare, e tutto il personale regionale e della Scuola per settimane impegnato nel garantire un’organizzazione così complessa, in sicurezza» (umbriaON)

Ringrazio Regione Umbria, in particolare la Direzione Regionale Salute e Welfare, e tutto il personale regionale e della Scuola per settimane impegnato nel garantire un’organizzazione così complessa, in sicurezza” (Umbriadomani)

Si è svolto ieri, mercoledì 28 aprile, presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi del Molise, il concorso per l’ammissione al Corso di formazione specifica in Medicina generale 2020/2023, il cui bando è stato approvato con deliberazione di Giunta regionale n. (Molise Web)

Lo svolgimento della prova, della durata di due ore, ha coinvolto 53 laureati in Medicina e Chirurgia, abilitati all’esercizio della professione e iscritti all’Albo dei medici chirurghi. (Termoli Online)

Cesare Liberali. Medico di Medicina Generale Gaggiano (MI), ATS Milano La Medicina Generale lavora in un contesto di prossimità e continuità di cura del paziente, occupandosi di una serie di bisogni non soddisfatti da nessuna altra figura all’interno del SSN. (Corriere Milano)