Don Francesco Spagnesi arrestato a Prato: con le “offerte” spacciava la droga dello stupro per festini hard

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
ilmessaggero.it INTERNO

L'INCHIESTA Roma, giro di usura ai Castelli: 7 arresti IL BLITZ Velletri, droga e telefonini nel carcere: 14 arresti, coinvolti.

La misura cautelare, disposta dal gip del Tribunale di Prato, Francesca Scarlatti, su richiesta della Procura pratese, è stata eseguita dagli agenti della squadra mobile della questura di Prato.

Secondo quanto emerso dalle indagini, don Spagnesi per acquistare la droga avrebbe utilizzato i soldi offerti dai fedeli nella raccolta domenicale. (ilmessaggero.it)

Su altri giornali

Secondo quanto emerso dalle indagini, don Spagnesi per acquistare la droga avrebbe utilizzato i soldi offerti dai fedeli nella raccolta domenicale Il sacerdote e il pratese, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, avrebbero organizzato festini a sfondo sessuale reclutando i partecipanti su un sito di incontri. (La Sicilia)

Prato- Don F.S., 40 anni, prete della chiesa dell’Annunciazione alla Castellina a Prato, correttore della Misericordia, è finito oggi agli arresti domiciliari con l’accusa di spaccio e importazione di sostanze stupefacenti. (Corriere Quotidiano)

La polizia, nel corso delle indagini, ha ricostruito che il prete 40enne avrebbe importato dall'estero svariati quantitativi di Gbl, la temibile "droga dello stupro", insieme a un complice. Il provvedimento arriva pochi giorni dopo l'abbandono dell'incarico nella parrocchia che gli era stata affidata. (Ticinonline)

A Prato don Francesco Spagnesi è stato arrestato per spaccio di stupefacenti. Avevo chiesto conto di quelle operazioni e mi era stato parlato di atti caritativi, cosa normale per una parrocchia" (Prima Como)

Ad aprile, messo alle strette, don Francesco ha rivelato la causa della sofferenza: l’uso stabile di droghe Feste a base di cocaina e di Gbl, la cosiddetta ‘droga dello stupro’: il parroco, Don Francesco Spagnesi 40 anni, è stato messo agli arresti domiciliari dal gip Francesca Scarlatti che ha accolto la richiesta di misura cautelare presentata dalla procura. (Controradio)

Secondo gli inquirenti i due indagati avrebbero fatto arrivare la droga dello stupro in Italia già dal 2019, da mezzo litro a un litro per volta, con migliaia di dosi che si possono ricavare con queste quantità. (L'Arno.it)