«Uccisi perché erano felici». Così Antonio De Marco ha pianificato l’omicidio: 10 minuti per ammazzare Daniele e Eleonora

Leccenews24 INTERNO

Ma è stato molto di più di un gesto di rabbia, di un omicidio di impeto, pista scartata fin da subito.

È probabile che Daniele, dopo essere stato ferito, abbia cercato di chiedere aiuto.

Gli ultimi minuti di vita di Eleonora e Daniele. 21 settembre.

Un minuto dopo, alle 20.44 Daniele invia una foto scattata con Whatsapp ad una chat.

Provato e rassegnato, nella notte ha ammesso di aver sbagliato, «di aver fatto una cavolata». (Leccenews24)

Ne parlano anche altre fonti

Antonio De Marco, l’assassino reo confesso di Daniele De Santis ed Eleonora Manta, ha appena 21 anni. È lui l’artefice del duplice delitto di Lecce che ha tenuto l’Italia con il fiato sospeso per una settimana. (OGGI)

Oggetti nelle mani dei Ris.Nel piazzale antistante il condominio sono stati trovati cinque bigliettini manoscritti ripiegati e una fascetta serracavo. Dopo aver scandagliato il cellulare delle vittime alla ricerca di contatti, quel particolare era saltato agli occhi. (Leggo.it)

Il caso riguarda l'account Facebook dell'infermiere tirocinante che è passato dal chiamarsi Giovanni De Marco a Giò DM. Al momento infatti gli unici contenuti visibili sono vecchi e tutti tratti da un account specializzato in psicologia. (Liberoquotidiano.it)

Le riprese della sera dello scorso 21 settembre a Lecce: Antonio De Marco percorre una via della città dopo aver compiuto l'omicidio di Daniele De Santis e della fidanzata. Ai carabinieri ha confessato di averli uccisi perchè: "erano troppi felici e per questo mi è montata la rabbia". (Panorama)

Li ha inseguiti per casa, spiega il sostituto procuratore del Tribunale di Lecce, “raggiungendole all’esterno senza mai fermarsi” (adnkronos). Il 21enne ha continuato a colpire le vittime “nonostante le ripetute invocazioni a fermarsi urlate” dai due. (CalcioNapoli1926.it)

E' stata data questa disposizione sia per la giovane età del detenuto sia perché si tratta della sua prima volta all'interno del contesto carcerario. Sul foglietto sarebbe stato scritto il tempo necessario per completare l’esecuzione del piano, calcolato in un’ora e mezza. (Liberoquotidiano.it)