Arresto Papaianni, così trascorreva la latitanza a Catanzaro il boss del clan Mancuso

LaC news24 SALUTE

Accerchiamento. «Abbiamo effettuato una cinturazione del luogo in cui era stata indicata la presenza di Agostino Papaianni» ha precisato nel corso della conferenza stampa Costantino Belvedere, vicequestore aggiunto di Catanzaro.

Al titolare della struttura ricettiva aveva fornito generalità false ma non risultava alcuna registrazione e non è ancora stato chiarito se fosse a conoscenza della reale identità dell'ospite

Tutto l'occorrente per trascorrere una latitanza in perfetto isolamento ma a pochi chilometri dal centro del capoluogo di regione. (LaC news24)

La notizia riportata su altre testate

Si nascondeva in un appartamento a Janò, un quartiere periferico di Catanzaro, Agostino Papaianni, il boss del vibonese che era riuscito a sottrarsi agli arresti dell’operazione Rinascita – Scott. Da quanto si apprende in quell’appartamento di Catanzaro il presunto boss di Capo Vaticano ci era arrivato ad aprile, stipulando un contratto sotto falso nome (CityNow)

LEGGI ANCHE | Papaianni, uno dei capi storici del clan Mancuso, si nascondeva in un B&B di Catanzaro Si tratta di Agostino Papaianni, 70enne di Coccorino di Joppolo. (Calabria 7)

Si nascondeva in un B&b nel quartiere Janò di Catanzaro il latitante Agostino Papaianni, raggiunto da un ordine di custodia cautelare nell’ambito dell’operazione “Scott-Rinascita”, coordinata dalla Dda della Procura di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri, scattata all’alba del 19 dicembre del 2019. (PUPIA)

Secondo l’accusa è a capo della ‘ndrina che controlla i territori da Capo Vaticano, a Coccorino, Joppolo, fino a Tropea, nel vibonese. E’ in buona forma fisica il 70enne, latitante sfuggito alla cattura nel corso del maxi blitz Rinascita-Scott del dicembre 2019 contro le cosche vibonesi. (Internapoli)

Secondo le prime informazioni pare che il latitante si nascondesse in un B&B di un quartiere del capoluogo di regione L’uomo, residente a Coccorino (nel comune di Joppolo), è considerato esponente di spicco del clan Mancuso e referente della consorteria criminale per il comprensorio di Capo Vaticano. (Il Fatto di Calabria)

Sotto esame la posizione delle tre persone che si trovavano assieme al 42enne. L'operazione degli agenti della Polizia di frontiera si è sviluppata nel corso del servizio di perlustrazione e controlli di retro valico (laRegione)