Squid Game: i gadget ispirati alla serie Netflix che hanno fatto impazzire i fan

La bambola, oltre a diventare subito un cosplay per gli appassionati, è stata subito commercializzata facendola diventare una sveglia che canta la filastrocca

I gadget di Squid Game. Il fenomeno “Squid Game” ha fatto in soli 29 giorni di programmazione 111 milioni di spettatori.

“Squid Game” è una serie televisiva drammatica sudcoreana, scritta e diretta da Hwang Dong-hyuk.

Ma lo sfondo di Squid Game è l’attuale, reale disuguaglianza di ricchezza della Corea del Sud. (Ck12 Giornale)

La notizia riportata su altri giornali

Per ora casi di punizione estrema non ce ne sono, ma la Squid Game mania con tanto di schiaffeggiamento o, peggio, frustate per il perdente del gioco pare dilagare anche sui social Una bambola alta e grossa con la testa girevole, si gira verso un albero e conta, come accadeva quando eravamo bambini: un, due, tre stella! (Il Fatto Quotidiano)

Finora sostanzialmente sconosciuto dalle nostre parti, il creatore di Squid Game ci ha messo anni a sviluppare e far accettare la serie da produttori e distributori. No: è proprio il tema di Squid Game ad attirare. (Tiscali.it)

Squid Game 2: la trama. Leggi anche: Netflix, Squid Game: 5 segreti da scoprire. Durante l’intervista, l’ideatore ha forse spoilerato così la trama della seconda stagione, rivelando che potrebbe incentrarsi sulla storia di alcuni personaggi rimasti senza una vera risposta. (SoloDonna)

Squid Game, le scuole lanciano l'allerta alle famiglie sulla serie tv che sta spopolando su Netflix: «È troppo violenta». Succede in Gran Bretagna e, anche se sembra un fatto decisamente scontato, ci sono dei rischi da non sottovalutare. (leggo.it)

Con 111 milioni di persone raggiunte nel mondo, Squid Game è ufficialmente diventata la serie più vista nella storia di Netflix. Crash Landing on You, su Netflix. I k-drama, va detto, sono celebri per le loro storie romantiche. (Rivista Studio)

I partecipanti, spersonalizzati in numeri, si muovono come automi in ambienti che sembrano scatole di giochi vivacemente colorate in netta contrapposizione con la cupa violenza che si compie all'interno. (Avvenire)