Haftar lascia Mosca senza firmare l'accordo di tregua con al Serraj

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Nessuna dichiarazione, al momento, da parte del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che oggi è al Cairo per incontrare il presidente egiziano al Sisi e che ieri si era detto fiducioso, se non addirittura certo, della firma di Haftar per il cessate il fuoco.

Mentre il suo avversario Fayez al Serraj, che è a capo del governo di Tripoli riconosciuto a livello internazionale, aveva firmato l'accordo, Haftar aveva chiesto fino a martedì mattina prima di prendere una decisione. (Fai Informazione)

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Secondo diversi media, il generale Kalifa Haftar, comandante dell'Esercito nazionale libico, ha lasciato la capitale russa senza firmare l'intesa sulla tregua che era stata sottoscritta ieri dal rivale, il premier Fayez al-Sarraj, l'unico riconosciuto dalla comunità internazionale. (LaPresse)

Deve prevalere la via diplomatica». Anticipata dall'agenzia Novosti e confermata da fonti del Cremlino, il generale Khalifa Haftar e il premier del governo di Tripoli, Fayez al Serraj, lunedì sono a Mosca per un incontro organizzato dai ministeri della Difesa e degli Esteri di Russia e Turchia. (Fai Informazione)

Oggi il premier invece è a al Cairo, per incontrare il presidente Al-Sisi, uno dei principali sostenitori – insieme a Putin – del generale Haftar. Questo mostra la sua vera faccia”, ha tuonato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. (LumsaNews)

La Libia sta vivendo un momento di tregua al conflitto che la infiamma: si tratta però di una situazione temporanea a cui si sperava di dare una veste definitiva. Questi infatti, in conferenza stampa, aveva espresso la sua fiducia circa la possibilità di addivenire ad un accordo tra le parti. (BeFan)

Dal ministero della Difesa russo è però giunta una nota pubblicata da Interfax che richiede due giorni di tempo per la firma “per discutere il documento con i leader delle tribù che sostengono l’esercito nazionale libico”. (DailyMuslim.it)

All'ex segretario Matteo Renzi, che ha parlato di un Pd «modello Corbyn», ha replicato il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini: «caricature». Il presidente iraniano Hassan Rohani ha firmato la legge che classifica come «terroriste» le forze armate Usa in risposta alla definizione americana delle Guardie della rivoluzione islamica come «organizzazione terroristica». (Italia Oggi)