L'infarto al cuore parte da un batterio dell'intestino: un vaccino per curarsi

Leggo.it SALUTE

Anzi da batterio, Escherichia coli, che gli scienziati italiani (autori dell'eccezionale scoperta) non esitano a definire come «uno dei più seri nemici del cuore».

Il batterio contribuisce a causare l'infarto trovando una via di fuga dall'intestino, entrando in circolo nel sangue e annidandosi nelle maglie del coagulo (meglio conosciuto come trombo), che ostruisce una delle arterie (coronarie) che porta ossigeno al cuore. (Leggo.it)

Ne parlano anche altri giornali

Nella restante parte del campione, soggetti cardiopatici a rischio di infarto compresi, gli esami non hanno riscontrato la presenza del batterio oggetto dello studio. Sono così riusciti a dimostrare che il batterio Escherichia coli favorirebbe l’insorgenza dell’infarto, in quanto è stato rinvenuto solamente nel sangue dei soggetti con infarto acuto. (Sky Tg24 )

E forse anche il microbiota, ovvero i batteri che vivono nel nostro corpo, potrebbe avere un ruolo come “complice” nei fenomeni che scatenano l’attacco cardiaco. L’arrivo al Pronto soccorso e il trattamento, tanto più efficace quanto più rapido è. (DiLei)

In 50 pazienti colpiti da infarto è stata analizzata la concentrazione della capsula batterica presente nei trombi. Ed è stata confrontata con quella di 50 pazienti in condizione normale (angina stabile) e di 50 soggetti di controllo. (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)

Gli esperti hanno poi studiato l’infarto su topolini cui è stato iniettato il batterio intestinale e visto che anche nel modello animale il batterio si ritrova nelle maglie del trombo. E. coli è stato rinvenuto solo nel sangue dei pazienti giunti in ospedale con infarto acuto; mentre il batterio non era presente nel sangue nè di soggetti sani di controllo, nè di soggetti cardiopatici a rischio di infarto. (Gazzetta di Parma)

Che relazione ci può essere tra un batterio intestinale come l’Escherichia Coli e l’infarto? Questo è in linea con ricerche precedenti effettuate negli Stati Uniti che avevano trovato diversi batteri intestinali nel sangue di pazienti con infarto. (greenMe.it)

Si è visto anche che maggiori erano le alterazioni della permeabilità della parete intestinale dei pazienti infartuati, maggiore era la concentrazione del batterio nelle maglie del trombo. Le malattie cardiovascolari, che includono infarto e ictus, sono le principali cause di morte nel nostro Paese. (Tiscali.it)