Parroco arrestato per spaccio di droga dello stupro

Stylo24 INTERNO

Secondo la polizia la droga sarebbe stata pagata con le offerte dei parrocchiani e destinata a persone contattate tramite siti di incontri sessuali

Arrestato per spaccio di stupefacenti a Prato, un sacerdote, don Francesco Spagnesi, coinvolto in un’indagine della polizia su feste a base di cocaina e di Gbl, la cosiddetta ‘droga dello stupro’.

Il sacerdote da pochi giorni ha lasciato gli incarichi nella Parrocchia dell’Annunciazione nel quartiere pratese della Castellina. (Stylo24)

Se ne è parlato anche su altre testate

Prato- Don F.S., 40 anni, prete della chiesa dell’Annunciazione alla Castellina a Prato, correttore della Misericordia, è finito oggi agli arresti domiciliari con l’accusa di spaccio e importazione di sostanze stupefacenti. (Corriere Quotidiano)

Pubblicità. La misura cautelare, disposta dal gip del Tribunale di Prato, Francesca Scarlatti, su richiesta della Procura pratese, è stata eseguita dagli agenti della squadra mobile della questura di Prato. (La Sicilia)

Il sacerdote è infatti accusato di spaccio di stupefacenti e di aver partecipato all'organizzazione di festini a sfondo sessuale. Avevo chiesto conto di quelle operazioni e mi era stato parlato di atti caritativi, cosa normale per una parrocchia" (Prima Como)

Avrebbe utilizzato i soldi delle offerte dei fedeli per far acquistare ai suoi complici cocaina e «Gbl», la droga dello stupro. Poi quando il vescovo ha scoperto la tossicodipendenza di don Spagnesi gli ha imposto un cammino di riabilitazione psicoterapeutica con uno specialista. (ilGiornale.it)

Secondo la polizia la droga sarebbe stata pagata con le offerte dei parrocchiani e destinata a persone contattate tramite siti di incontri sessuali. Ad aprile, messo alle strette, don Francesco ha rivelato la causa della sofferenza: l’uso stabile di droghe (Controradio)

Lo stupefacente, che sarebbe stato destinato a persone contattate tramite siti d'incontri sessuali, sarebbe stata pagata con il denaro delle offerte dei parrocchiani. Il provvedimento arriva pochi giorni dopo l'abbandono dell'incarico nella parrocchia che gli era stata affidata. (Ticinonline)