Medicina in lutto: morto a 58 anni Angelo Di Leo

Nove da Firenze SALUTE

Dal settembre 2003 Di Leo ha ricoperto la carica di direttore dell’Unità Operativa di Oncologia Medica "Sandro Pitigliani" e direttore del Dipartimento di Oncologia presso l’Ospedale “Santo Stefano” di Prato-Azienda USL 4.

Il campo principale di ricerca del Dr. Di Leo è stato il carcinoma della mammella

Per anni Di Leo è stato impegnato nel campo della ricerca clinica ed ha instaurato importanti collaborazioni con Istituzioni nazionali ed internazionali. (Nove da Firenze)

Se ne è parlato anche su altre testate

Di Leo dal 2003 lavorava all'ospedale di Prato. Nel 1996 era andato a lavorare alla divisione di oncologia medica dell'Istituto Jules Bordet di Bruxelles, dove dal 2000 aveva ricoperto la carica di direttore associato e direttore medico del gruppo di ricerca Breast. (Tp24)

Morto Angelo Di Leo. Morto Angelo Di Leo, oncologo palermitano di fama internazione. E' stato il primo italiano vincitore del 'Lifetime Achievement Award 2019' che l’Esmo gli ha conferito per la sua straordinaria carriera dedicata alla formazione dei giovani e alla ricerca. (Palermomania.it)

Insieme con la Fondazione Pitigliani ha gettato le basi per la nascita di un centro oncologico a Prato” Rientrò nel 2003 in Italia, a Prato, come direttore dell’oncologia dell’ospedale Santo Stefano. (Stamptoscana)

Eri il mio eroe, il mio punto di riferimento ma il male ti ha portato via troppo presto. Bisogna essere belli dentro dicevi e che la nostra famiglia durerà per sempre, ecco seguiremo le tue parole" (LA NAZIONE)

Il suo arrivo nella nostra città, su cui decise di scommettere, grazie alla Fondazione Pitigliani, ha fatto sì che l’ospedale di Prato sia oggi riconosciuto come un centro tra i più avanzati, a livello europeo ed oltre, per la cura in campo oncologico. (LA NAZIONE)

aveva 58 anni. E’ morto l’oncologo palermitano Angelo Di Leo. Aveva 58 anni. Era ritenuto uno dei massimi esperti del carcinoma alla mammella. E’ stato un grande onore Angelo, conoscerti e averti nella Casa comune dei medici di Palermo”. (BlogSicilia.it)