Reddito di cittadinanza. Denunciati 105 detenuti e loro familiari

La Sentinella del Canavese INTERNO

Oltre 430 mila euro indebitamente percepiti. Nell’attuale contesto di crisi economico-sociale, legato all’emergenza epidemiologica in corso, la Guardia di Finanza di Torino, in collaborazione con l’Inps, nell’ambito delle attività d’istituto finalizzate al controllo della spesa pubblica, ha scoperto e denunciato 105 persone detenute in istituti di pena o loro familiari, che hanno irregolarmente richiesto e percepito il Reddito di cittadinanza mediante l’omessa comunicazione all’Inps, entro il termine di 2 mesi dall’avvenuta carcerazione, dell’intervenuta variazione della composizione del nucleo familiare. (La Sentinella del Canavese)

Ne parlano anche altre fonti

Vediamo dunque chi ha diritto al beneficio La misura è riconosciuta ai nuclei familiari e a tutti coloro che hanno terminato Naspi e indennità mensile di disoccupazione, oltre a soddisfare una serie di requisiti economici e di compatibilità. (Corriere della Sera)

Le persone individuate sono state segnalate a 14 uffici giudiziari nelle Regioni di residenza di Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, alla stessa Inps per la revoca del sussidio e il recupero del beneficio economico nonché alla procura regionale della Corte dei Conti per gli eventuali profili di danno erariale. (Cronaca Qui)

Tempo di lettura 3 Minuti. Gli ultimi dati Istat (un milione di nuovi poveri), certificano il totale fallimento del reddito di cittadinanza. Evidentemente il reddito di cittadinanza è la linea del Piave su cui si sono attestati Di Maio e soci. (Quotidiano del Sud)

Come sono riusciti 105 detenuti a frodare lo Stato anche dal carcere? Tuttogossipnews.it è un nuovo portale di recente apertura che ti offrirà tutte queste news in un solo click. (La Lazio Siamo Noi)

I soggetti sono stati scoperti dai Carabinieri della Compagnia di Matera e denunciati quindi all’autorità giudiziaria. Dunque una situazione che da un lato presenta evidentemente molti casi di illecita percezione del reddito e dall’altro segnalano anche la guardia alta sul fenomeno che viene tenuta dalle forze dell’ordine (Quotidiano del Sud)

Sono in carcere a scontare reati anche gravissimi ma continuavano a percepire il reddito di cittadinanza, direttamente loro o i loro familiari. I finanzieri, incrociando i dati con l’Inps hanno scoperto che per non perdere il reddito di cittadinanza omettevano di comunicare la variazione della composizione del nucleo familiare dal momento in cui scattava al detenzione (La Repubblica)