Giornata mondiale delle api oggi: perché si celebra il 20 maggio, storia e obiettivi

IL GIORNO INTERNO

In tutto il mondo il 20 maggio si organizzano appuntamenti per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza degli insetti impollinatori, sulle minacce che affrontano e sul loro contributo allo sviluppo sostenibile.

Le api e altri impollinatori, come farfalle, pipistrelli e colibrì, infatti, consentono a molte piante di riprodursi, comprese numerose colture alimentari.

​Storia e perché si celebra il 20 maggio Il 18 ottobre 2017, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha deciso di designare il 20 maggio, la Giornata mondiale delle api. (IL GIORNO)

La notizia riportata su altri giornali

A soccorrere gli apicoltori in crisi è arrivato, lo scorso novembre, il provvedimento della Regione Marche, che ha finanziato nella legge di bilancio, un contributo pari a 540 mila euro. Una disposizione simile era già stata adottata dalla Regione Marche nel 2019, attraverso un atto diretto, pari a 250 mila euro, di sostegno all’alimentazione di soccorso agli alveari in difficoltà. (Cronache Maceratesi)

Un capitale naturale composto da oltre 100 miliardi di api il cui valore è di 500 milioni di euro, di gran lunga superiore alla produzione lorda vendibile dell'intero comparto Lo fa sapere il presidente della Fai, Federazione Apicoltori Italiani Raffaele Cirone in occasione della celebrazione proclamata nel 2018 dall'Onu, su iniziativa della Repubblica Slovena con il determinante sostegno e il voto favorevole dell'Italia. (Giornale di Sicilia)

Una sintesi della sua intera carriera, piena dell’influenza della musica popolare brasiliana, così come dei luoghi che ha visitato in America Latina, Stati Uniti ed Europa. (Sardegna Reporter)

Si parlerà, in altre parole, di come salvare le api per salvare noi stessi. La danza delle api Le api non finiscono mai di sorprendere. (Corriere della Sera)

In Italia — ricorda la Coldiretti — ci sono 1,5 milioni di alveari curati da circa 73mila apicoltori dei quali oltre 2 su 3 sono hobbisti che producono per l’autoconsumo. Un’attenzione rivolta non solo verso le consuete api mellifere, ma anche verso le meno note api osmie, insetti solitari fondamentali per l’impollinazione e per la biodiversità (Corriere della Sera)

(Sec/Adnkronos). Al posto dello zucchero, come alimento goloso e come antidoto al mal di gola. Seguono varietà più inconsuete ma pur sempre reperibili: il miele di tiglio (13%), il miele di agrumi (12%) e il miele di timo (2%). (Adnkronos)