Siccità in Italia, in supermercati stretta su latte, salumi e formaggi

Sky Tg24 ECONOMIA

/12 Ansa La mancanza di acqua non è più una emergenza improvvisa, ma una ripetuta realtà. Per ora il latte ancora c’è, ma se dovesse mancare ne pagherebbe la conseguenza anche la produzione di formaggi come Parmigiano Reggiano e Grana Padano. Così come la minore alimentazione dei suini danneggerebbe la produzione dei salumi a partire dai prosciutti che necessitano di cosce di animali di buone dimensioni (Sky Tg24 )

La notizia riportata su altre testate

Sta facendo discutere quella che si propone come una vera e propria transizione nel settore lattiero-caseario, volta a ridurre lo spreco alimentare e soddisfare le abitudini degli italiani, che non fanno più la spesa tutti i giorni e, soprattutto nell’era post-Covid, sono sempre più propensi ad acquistare cibi con un’aspettativa di vita più lunga. (Fanpage.it)

Per tutti questi motivi molti prodotti alimentari sono a rischio e potrebbero addirittura scomparire dagli scaffali dei supermercati nei prossimi mesi. L'aumento dei costi di gas e luce, i problemi alla catena di produzione determinati dalla guerra in Ucraina e infine l'emergenza siccità, che non sembra arrestarsi dalla scorsa estate. (Money.it)

Sono queste le ultime voci che arrivano da una delle aziende più grandi del settore: la Granarolo. La soluzione, così come riporta anche Il Messaggero, potrebbe infatti essere la sostituzione del latte fresco con quello pastorizzato, con una data di scadenza a dieci giorni, in vista di uno spreco fuori dal comune sia in negozio che nei grandi centri di distribuzione. (iLMeteo.it)

Al termine, sarà possibile acquistare il libro della cinquantennale storia del Latte Dolce con immagini esclusive dagli anni ’70 a oggi Il 2023 è un anno fondamentale per il Sassari Calcio Latte Dolce. (SARdies.it)

Parliamo del latte fresco, la cui presenza sul mercato è messa a repentaglio dalla decisione di più di un’azienda italiana di puntare tutto sulla lunga conservazione e pastorizzazione – che permettono scadenze più lunghe – a discapito del prodotto fresco che, invece, ha una scadenza ravvicinata. (SuperEva)

Dovremmo dire addio al latte fresco come oggi lo conosciamo, ovvero quello con scadenza a pochi giorni? Il rischio si fa sempre più concreto dopo il precedente della Granarolo di cui vi abbiamo già parlato. (greenMe.it)