Funivia Mottarone: Eitan dimesso dall'ospedale torna a casa con la zia

Il Giorno INTERNO

Il piccolo è tornato in ambulanza a casa, a Pavia, accompagnato dalla zia.

Pavia - È stato dimesso questa mattina dal reparto Isola di Margherita dell'ospedale Regina Margherita Eitan, il bambino di 5 anni unico sopravvissuto all'incidente del Mottarone.

All'arrivo in ospedale dopo la tragedia, Eitan era cosciente e impaurito aveva allontanato i dottori.

Proseguirà il percorso terapeutico dal punto di vista psicologico ed effettuerà future visite di controllo", fanno sapere nel bollettino medico dall'ospedale torinese. (Il Giorno)

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Eitan, aveva già chiesto dei suoi genitori il giorno dopo la tragedia, ma è solo da poco che ha scoperto la verità. E mentre proseguono le indagini, il piccolo Eitan, unico sopravvissuto all’incidente, è venuto a conoscenza della triste verità: "Sta lentamente apprendendo quello che è accaduto, attraverso la famiglia e gli psicologi che gli sono accanto". (Prima Biella)

I bambini capiscono quasi tutto ciò che accade intorno a loro, talvolta ancora prima degli adulti. (la Repubblica)

Tragedia del Mottarone, il piccolo Eitan lascia l’ospedale: accompagnato a casa della zia. Questa mattina, giovedì 10 giugno, il piccolo Eitan Biran è stato dimesso dall’ospedale Regina Margherita di Torino, dove era stato ricoverato lo scorso 23 maggio. (Yeslife)

È stato dimesso questa mattina dal reparto Isola di Margherita dell'ospedale Regina Margherita Eitan, il bambino unico sopravvissuto all'incidente della funivia del Mottarone. Il provvedimento va al vaglio della Settima Commissione (RSI.ch Informazione)

Lunedì 14 giugno inizia ufficialmente il lavoro del consulente tecnico nominato dalla Procuratrice della Repubblica di Verbania Olimpia Bossi nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria sulla tragedia della funivia del Mottarone (ilGiornale.it)

– La Procura di Verbania avvia gli accertamenti tecnici irripetibili analizzando telefoni cellulari, computer, chiavette Usb in uso ai tre indagati per la strage del Mottarone e il software che funzionava da «scatola nera» per la cabina della funivia precipitata il 23 maggio, la numero 3. (La Stampa)