Neofascismo, 800 persone assembrate e saluti romani al presidio per ricordare Sergio Ramelli

La Repubblica INTERNO

Neofascismo, il saluto romano degli 800 al presidio per Sergio Ramelli. (fotogramma). La Digos e la questura hanno monitorato il presidio e proveranno a identificare i volti - molti dei quali senza mascherina - delle centinaia di braccia alzate per il saluto romano, un gesto che dovrebbe innescare una denuncia automatica per apologia al fascismo.

Ma i manifestanti non hanno rinunciato al saluto romano e al rito del "presente" per celebrare la memoria del camerata Ramelli: uno di loro ha scandito per tre volte la frase "Camerata Sergio Ramelli" e per tre volte i presenti hanno ripetuto "Presente". (La Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

«Penso alle morti di Ramelli, Pedenovi e anche a quella di Calabresi che sono state tutti negli anni '70», ha commentato Sala. Due giorni prima, era stato accoltellato (morirà il 30) il militante extraparlamentare di sinistra Gaetano Amoroso: l'omicidio di Pedenovi è stato spesso spiegato come "rappresaglia" (MilanoToday.it)

Lo ha deciso l’assise consiliare nella notte, approvando una mozione proposta dalla. Commissione antimafia, trasparenza e controllo degli atti amministrativi. La proposta era stata discussa e approvata all’unanimità dalla Commissione antimafia il 14 gennaio scorso,. (MI-LORENTEGGIO.COM.)

Ramelli morì il 29 aprile, oltre un mese e mezzo dopo l’aggressione, a causa dei traumi riportati. I responsabili tuttavia furono identificati solo dieci anni dopo l’accaduto e riconosciuti responsabili di omicidio volontario al termine dei tre gradi di giudizio del processo durato da 1987 al 1990” (ilSaronno)

“Quando Silvia e Annalisa sono state strappate ingiustamente alla vita io c’ero Le vie interessate, che ricadono nella località marina di Campomarino, sono state dedicata a Silvia Ruotolo e Annalisa Durante. (Tarantini Time)

Una violenza che proseguì anche dopo la morte di Sergio, con pesanti intimidazioni rivolte ai suoi familiari "Iniziammo la nostra battaglia nell'86 quando venimmo a conoscenza di una strada intitolata a Sergio Ramelli nel vicentino - ricorda Bassano Rinaldi, ex consigliere dell'Msi, oggi 86enne -. (IL GIORNO)

E aggiunge: "Condivido le parole e le motivazioni con cui già negli anni ‘80 si intitolavano vie a Sergio Ramelli: si tratta di pacificazione nazionale, di un'unica pietà per i morti in un periodo particolare della storia d'Italia". (LiberoQuotidiano.it)