Codogno un anno dopo, il parroco: “Pandemia ancora qui”

Adnkronos INTERNO

Un anno dopo la pandemia non sembra però voler abbassare la testa.

Non siamo ancora usciti dalla pandemia, fino al 24 gennaio siamo stati in zona rossa in Lombardia…ancora siamo molto condizionati dalla pandemia".

(Adnkronos). "Conservo un ricordo un po’ particolare di quei giorni, dopo un anno del genere il ricordo è ancora vivo.

Don Iginio, ammette, il vaccino ancora non l’ha fatto, non rientrando nelle categorie che hanno ora la precedenza

"Ho appreso la notizia il venerdì mattina, alle 8, ricevendo una telefonata proprio dall’Adnkronos, - spiega don Inginio all'Adnkronos -. (Adnkronos)

Su altri giornali

cronaca. Il primo tampone positivo al virus. Il contagio di un paziente ricoverato venne scoperto da un'anestesista che forzò i protocolli. (TG La7)

Era l'inizio della pandemia che poi ha spezzato migliaia di vite e sconvolto economia e abitudini Il contagio di un paziente ricoverato venne scoperto da un'anestesista che forzò i protocolli. (TG La7)

Codogno (Lodi), 21 febbraio 2021- Un anno dall'inizio della pandemia di Coronavirus a Codogno, dove venne scoperto il 'paziente 1'. Il sindaco: "Pronti al futuro". "Oggi essere qua è un momento particolare, le sensazioni forti che abbiamo vissuto un anno fa sono presenti nel nostro cuore e nella nostra testa. (IL GIORNO)

È questo che il messaggio che il sindaco di Codogno, Francesco Passerini , ha lanciato questa mattina agli abitanti e ai sindaci del Lodigiano che si sono ritrovati di fronte alla Croce Rossa per inaugurare un memoriale a un anno di distanza della pandemia. (Il Fatto Quotidiano)

E proprio mentre il sindaco Francesco Passerini svelava la targa a Codogno, nella Capitale ne ha scoperta un’altra la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati Protagonista la città lodigiana da cui, per altro, è partito tutto, dato che il paziente 1 è stato diagnosticato proprio all’ospedale civico locale. (IL GIORNO)

Un'anestesista scovò il paziente uno forzando i protocolli e il paese, 15 mila abitanti, non 11 milioni, diventò la Wuhan italiana (TG La7)