Fatturato dell'industria nel 2020 in calo dell'11,5% rispetto al 2019, il peggior risultato dal 2009

Il Giornale delle PMI ECONOMIA

Il commento. A causa dell’emergenza sanitaria, il fatturato dell’industria nel 2020 registra un calo dell’11,5% rispetto al 2019, il peggior risultato dal 2009.

Per gli ordinativi l’incremento congiunturale riflette un sostenuto aumento delle commesse provenienti dal mercato interno (+6,5%) e un significativo calo di quelle provenienti dall’estero (-4,9%).

Anche gli ordinativi registrano a dicembre un incremento congiunturale (+1,7%) e nell’ultimo trimestre del 2020 aumentano del 2,6% rispetto a quello precedente. (Il Giornale delle PMI)

Su altri giornali

Il fatturato interno fa segnare un -11,5%, mentre quello estero un -11,8%, ma il primo nella seconda metà dell’anno si è ripreso più velocemente. L’Istat ha fatto i conti di questo 2020 che per l’industria italiana è stato un anno nero. (Industria Italiana)

Poi sempre meno, poi più niente, e allora in questo mondo violento e mercenario del profumo di Dio non ci sarà più nemmeno traccia. Potenza del profumo, miracolo dell'incenso: trasforma l'ignobile nel sublime, l'umano nel trascendente, il troppo umano nel divino. (Yahoo Notizie)

(LaPresse) – Nelle città d’arte il crollo del fatturato per le strutture alberghiere raggiunge picchi dell’80% in meno. A dirlo a LaPresse è Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi (LaPresse)

Istat: «Fatturato industria in calo dell’11-5% nel 2020». «A dicembre si stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, aumenti dell’1,0%; nel quarto trimestre l’indice complessivo è cresciuto dello 0,8% rispetto a quello precedente. (T-mag)

Al contrario del totale nazionale, “tiene la produzione delle imprese del comparto alimentare che – sottolinea la Coldiretti – diventa così la prima ricchezza del Paese” La scure del Covid-19 si è abbattuta sul sistema produttivo nazionale, che ha registrato nel 2020 un calo del fatturato pari all’11,5%. (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)

In termini tendenziali l’indice grezzo degli ordinativi cresce del 7%, con aumenti su entrambi i mercati (+7,8% quello interno e +5,8% quello estero). Pur segnando diminuzioni pressochè analoghe sul mercato interno (-11,5%) e su quello estero (-11,8%), nella seconda metà dell’anno il primo presenta un recupero più veloce. (Il Giornale delle Partite IVA)