"Patriot subito. Guerra ai confini della Ue". Kuleba con Tajani per il G7 della svolta

ilGiornale.it ESTERI

Agenda Capri. La richiesta ucraina di Patriot e Samp T è stato il clou della ministeriale del G7 presieduta dal numero uno della Farnesina, Antonio Tajani. Un desco che ha prestato ascolto alle istanze di Kiev, ribadite dal ministro Dmytro Kuleba direttamente al segretario di Stato americano Antony Blinken, che ha invitato il Congresso ad approvare la richiesta di finanziamento supplementare. Capri dunque come crocevia di emergenze, nella consapevolezza che il G7 italiano è presente su tutti i dossier. (ilGiornale.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

"Putin deve essere abbattuto e i nostri cieli devono tornare ad essere sicuri. E questo dipende unicamente dalla vostra scelta. (Adnkronos)

I due sistemi missilistici sono per l’Ucraina fondamentali per proteggere gli obiettivi sensibili (in primis le città) dagli attacchi dei missili russi, soprattutto temibili missili balistici aviolanciati ipersonici Kinžal (”pugnale” in russo). (Il Sole 24 ORE)

L’alto rappresentante Josep Borrell da settimane incalza gli Stati membri in vista del 'jumbo' - il Consiglio Esteri-Difesa del Lussemburgo - perché finalmente mettano mano ai magazzini e consegnino la contraerea di cui l’Ucraina ha un disperato bisogno. (Gazzetta del Sud)

Patriot, il caso dei sistemi missilistici che quasi nessuno vuole mandare a Kiev: quanti sono e chi li possiede

I missili Patriot secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky “devono essere in mani ucraine in questo momento”. A scriverlo è proprio Zelensky in un appello lanciato agli alleati sui social il giorno dopo l’approvazione della Camera Usa degli aiuti a Kiev per 61 miliardi. (Virgilio Notizie)

L’aeronautica russa è molto più potente di quella ucraina, ma i sofisticati sistemi missilistici forniti dai partner occidentali di Kiev possono rappresentare una grave minaccia per l’aviazione russa mentre le forze del Cremlino avanzano lentamente lungo la linea del fronte di circa mille chilometri. (ilmessaggero.it)

STRASBURGO Mentre i Paesi Ue discutevano per l’ennesima volta dell’«urgenza» di offrire sistemi di difesa aerea a Kiev, un raid russo sulla seconda città più grande dell’Ucraina, Kharkiv, colpiva l’infrastruttura di trasmissione televisiva, causandone il crollo e interruzioni del segnale. (Corriere della Sera)