Caro bollette, Cgia: nel 2022 stangata per famiglie e imprese

Il Clandestino Giornale ECONOMIA

L’effetto del caro bollette nel 2022 è stato un aumento dei costi per 91,5miliardi di euro per famiglie e imprese: a sostenerlo è l’Ufficio studi della Cgia di Mestre. Se le spese per l’energia elettrica sono aumentate del 109,5%, provocando in termini monetari un extra costo pari a 58,9 miliardi, quelle del metano sono cresciute addirittura del 126,4%, “alleggerendo” il portafoglio degli italiani di 32,6 miliardi. (Il Clandestino Giornale)

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Tre miliardi di euro. E il prezzo più caro lo hanno pagato le aziende, anche se la batosta la sentono forse più le famiglie, costrette spesso a intaccare i risparmi di una vita per poter tirare avanti. (ilgazzettino.it)

Secondo l'Ufficio Studi della Cgia di Mestre, l'effetto del caro bollette nel 2022 è stato un aumento dei costi per 91,5 miliardi di euro per famiglie e imprese. Di contro, molte aziende energetiche hanno registrato un enorme aumento dei ricavi, tanto che l'Agenzia delle Entrate ha annunciato controlli. (Adnkronos)

Se poi si apre il ventaglio temporale rispetto all’ultimo decennio la flessione risulta ancora più allarmante, con una riduzione di circa 4.700 attività a livello regionale e 1.900 nel nord Sardegna In Sardegna, infatti, nel solo 2022 mancano nei registri camerali oltre 700 imprese del commercio, circa 300 delle quali localizzate nel territorio sassarese, per tradizione vocato al terziario e ai servizi. (Sardegna Reporter)

Statistiche Statistiche L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente. (Quotidiano di Ragusa)

Ora siamo in grado di fare i conti con una precisione quasi millimetrica. Rispetto al 2021, pertanto, l’anno scorso le famiglie e le imprese italiane hanno subito un aumento dei costi a causa dei rincari delle bollette di luce e gas stimato in 91,5 miliardi di euro. (Il Giornale delle PMI)

Da oltre 10 anni, nonostante le sollecitazioni e le numerose tragedie, aspettavamo che il Consiglio regionale nominasse questa figura (prevista dalla legge regionale del 7 febbraio 2011). Un passaggio fondamentale al fine di tutelare i diritti e la dignità delle persone sottoposte a restrizioni della libertà personale. (Sardegna Reporter)