Borse europee in rosso dopo la Fed: Milano -1,4% in apertura di seduta

Corriere della Sera ECONOMIA

La decisione della Fed di aumentare nuovamente i tassi di interesse e lo spettro della recessione pesano sui mercati. In avvio di seduta, giovedì 22 settembre, le borse europee hanno aperto tutte in rosso, dopo che la Federal Reserve ha alzato i tassi di ulteriori 75 punti base. Si tratta del quinto aumento consecutivo e al massimo dal 2008. A Piazza Affari l’indice Ftse Mib cede l’1,49%. Parigi perde l’1,66%, Francoforte l’1,85%, Londra l’1%, Madrid l’1,18% e Amsterdam l’1,59%. (Corriere della Sera)

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Chiusura in netto calo per le Borse europee, dopo le strette sui tassi decise dalla Federal Reserve e dalla Bank of England. Queste misure hanno depresso i listini, tranne i bancari, e spinto gli interessi dei titoli di stato: il Treasury a dieci anni è al 3,69%, quello sul Btp al 4,2%). (Bizjournal.it - Liguria)

La stretta monetaria delle banche centrali sta strangolando le Borse, mentre corrono i rendimenti dei bond – A Piazza Affari Unicredit sugli scudi (FIRSTonline)

1) La Fed non è pronta a fermarrsi Apertura ancora una volta sotto la parità per gli indici di Wall Street, con gli investitori preoccupati dal rischio di una recessione dopo la nuova stretta monetaria da 75 punti base annunciata in settimana dalla Federale Reserve. (Milano Finanza)

Sterlina ai minimi storici sul dollaro. Rischio recessione dopo l'ennesima stretta di politica monetaria della Fed. (Milano Finanza)

Apertura poco mossa ma sopra la parità per gli indici di Wall Street, con gli investitori che guardano con attenzione a quanto sta succedendo sul mercato obbligazionario, dove il rendimento del Treasury decennale ha superato la soglia del 4%. (Milano Finanza)

Ma pesa il rischio recessione, soprattutto sulle obbligazioni. Euro e sterlina tentano il rimbalzo sul dollaro (Milano Finanza)