La Corte dei Conti demolisce il condono: “Si inducono i contribuenti a pensare che non pagare le tasse sia notevolmente vantaggioso”
I giudici contabili bocciano la marcia indietro nella lotta all'evasione: le misure decise dal governo "interrompono un percorso intrapreso per la tracciabilità dei pagamenti, ampliano l’area dei ricavi soggetti a regime forfettario, propongono regimi di favore che ipotecano entrate future". Lo stralcio delle cartelle comporta "perfino la rinuncia alla riscossione di posizioni “vive” in quanto interessate a procedure di rateazione" (Il Fatto Quotidiano)
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Quasi che quest’ultimo costituisse una sorta di testo sacro o decalogo delle verità indiscutibili. E ancora più surreali sono le motivazioni dalla stessa Corte addotte, che si richiamano ad una presunta e tutta da dimostrare coerenza o non coerenza di suddette misure con il Pnrr. (Nicola Porro)
La Legge di bilancio del governo Meloni ha incontrato i primi ostacoli nell’audizione alle Commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato: i giudici contabili, infatti, hanno contestato due misure contenute nella finanziaria, dichiarandole incoerenti con gli obiettivi di contrasto all’evasione fiscale presenti nel PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza). (L'INDIPENDENTE)
Secondo la Corte Conti, la legge di bilancio è di ampia portata, le coperture efficaci ma poco efficienti. "La manovra 2023-25 conferma i positivi orientamenti sui saldi di finanza pubblica preannunciati nella Nadef. (Sky Tg24 )
Banca d’Italia e Corte dei Conti non rilevano criticità strutturali sui numeri della Legge di Bilancio, di cui la magistratura contabile sottolinea l’impatto espansivo 2023 e la banca centrale il sostegno contro inflazione e shock energetico. (PMI.it)
E’ positiva la scelta di mantenere entro margini limitati gli interventi previsti per il 2023 con ricorso a indebitamento, puntando, nel medio termine, alla riduzione del saldo di bilancio entro la soglia del 3% e a una più rapida discesa del debito rispetto a quanto prospettato nel DEF. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Conte: «Il governo e il ministro dell’Economia si stanno assumendo una grave responsabilità che pagheremo negli anni» (Corriere della Sera)