Perché Facebook ha censurato tutte le notizie in Australia (comprese quelle su Covid-19)

Tech Fanpage ESTERI

Gli effetti collaterali. Per alcuni utenti un Facebook senza notizie può suonare come un ritorno alle origini del social o addirittura come un sollievo.

Chi prova a condividere notizie in Australia o provenienti da testate australiane viene accolto da un messaggio di errore.

Da oggi non solo le testate australiane non possono più pubblicare notizie per gli utenti Facebook di tutto il mondo, ma gli utenti australiani non possono più visualizzare news provenienti da qualunque parte del globo. (Tech Fanpage)

Su altri giornali

Il blocco dell’Australia. Se Google ha deciso di accogliere le richieste dei giornalisti, Mark Zuckerberg è riluttante e risponde con la potenza dei suoi mezzi. Ma se Zuckerberg cedesse agli Australiani, aprirebbe la pista alle richieste di Statunitensi, Canadesi ed Europei, insomma tutti i Paesi del globo (LettoQuotidiano)

In sostanza questa impone il pagamento agli editori da parte delle piattaforme di condivisione nelle quali vengono pubblicati articoli, notizie o qualsiasi altro materiale assimilabile. La mossa, senza precedenti, arriva a poche ore dall'approvazione della modifica al Consumer Act 2010 che altera fortemente lo scenario dell'editoria online. (HDblog)

Facebook e Google si posizionano sui due lati opposti della barricata nella guerra con l'Australia sull'utilizzo delle notizie sulle rispettive piattaforme. «La decisione di Facebook di togliere l'amicizia all'Australia, bloccando le informazioni essenziali sui servizi sanitari e di emergenza, è tanto arrogante quanto spiacevole», ha tuonato. (ilGiornale.it)

Mentre in questi mesi Facebook e Google hanno lottato insieme per impedire che la legge fosse approvata, mercoledì, giorno in cui è arrivato l’ok dal Parlamento australiano, le loro strade si sono divise. (L'HuffPost)

Facebook ha messo in atto la minaccia agitata lo scorso agosto: bloccare la condivisione delle notizie sul social network in Australia La battaglia tra il social network e il governo di Canberra per il pagamento dei contenuti editoriali diffusi sul social network e su Google, che nei giorni scorsi sembrava destinata a una pacifica conclusione, è invece degenerata nel finale più inquietante. (Wired Italia)

Anche il Canada si unisce all'Australia nella sua crociata anti-Facebook mentre il paese ha promesso di far pagare al gigante dei social media i contenuti delle notizie. La legge sulla contrattazione dei media è stata introdotta per prevenire uno squilibrio tra i giganti della tecnologia come Facebook e i media del paese. (Sputnik Italia)