Caos green pass: c'è chi non riesce a ottenerlo e chi riceve quello di un altro - Il Notiziario

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A questo si aggiunge un altro inconveniente: diverse persone stanno ricevendo dal Ministero della Salute l’sms col codice authocode per scaricare il green pass, ma peccato sia quello di un’altra persona.

Ogni somministrazione di vaccino, quindi produrrà un green pass della validità di 6 mesi.

Cosa accadrebbe se per errore venisse attribuito un tampone positivo a una persona ignara di essere coinvolta in questa situazione, che prende mezzi pubblici per il lavoro?

Dall’1 febbraio cambia la durata del green pass: a partire da questa data verranno introdotte nuove regole, fra le qualie non più 9 mesi. (Il Notiziario)

Ne parlano anche altri media

Super green pass, da quando scatta e come ottenere la Certificazione verde. A decorrere dal 6 dicembre 2021, inoltre, il Green Pass si sdoppia: viene introdotto il Green Pass rafforzato (super green pass), rilasciato solo alle persone vaccinate o guarite, e il Green Pass “base”, rilasciato a chi si sottopone a un tampone molecolare (valido per 72 ore) o antigenico (valido per 48 ore). (Gazzetta del Sud)

Il tracciamento è in grave ritardo: c’è chi viene inserito nel sistema sanitario come positivo anche dieci giorni dopo l’esito del tampone. UDINE. Chi in queste ultime settimane si è ritrovato fra le migliaia di contagiati ha dovuto fare i conti con una realtà difficile da affrontare anche se si conoscono bene tutte le procedure. (Il Messaggero Veneto)

I problemi del green pass dopo la guarigione. Cosa è successo? Dal 15 febbraio, il super green pass diventerà obbligatorio per tutti gli over 50 per accedere a tutti i luoghi di lavoro pubblici e privati. (Today.it)

La certificazione verde si può ottenere con l’app Immuni o sull’apposito sito del governo, oppure nell’app IO, usando il codice authcode che si riceve via sms dopo la guarigione, la vaccinazione o il tampone negativo. (Il Capoluogo)

La Certificazione verde COVID-19 non è richiesta ai bambini esclusi per età dalla campagna vaccinale e ai soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica. (Gazzetta del Sud)

In farmacia bisogna sempre controllare l'identità di chi si sottopone a tampone rapido e verificare la relativa corrispondenza dei dati. È sempre necessario identificare il paziente mediante documento e verificare la relativa corrispondenza dei dati con quanto compilato sul modulo sia in fase di accettazione che al momento stesso di esecuzione del test. (Farmacista33)