Bce, Lagarde: “Continueremo politica accomodante. Ma servono investimenti”

Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

Ma come disse una volta San Francesco d’Assisi, “Inizia facendo ciò che è necessario; quindi fai ciò che è possibile; e all’improvviso stai facendo l’impossibile”.

“I paesi in surplus tendono a crescere più velocemente rispetto all’economia mondiale durante i periodi di ripresa globale, ma anche a contrarsi più bruscamente durante i periodi di recessione globale, mentre per i paesi in deficit, è il contrario”. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altre testate

"Potenziare il nostro mercato interno significa anche", ha concluso la Presidente, citando in particolare "", che - sottolineaè strettamente legata alla propensione al risparmio e alla spesa in Europa". (Il Messaggero)

Lagarde ha ripreso l’auspicio del suo predecessore Mario Draghi, il cui mandato è scaduto lo scorso 31 ottobre, insistendo sul fatto che un sostegno alla crescita dell’area euro debba arrivare anche dallo strumento della politica fiscale. (Finanzaonline.com)

Inizieremo "nel prossimo futuro una revisione strategica" della nostra politica monetaria. Lo ha detto Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea, intervenendo alla settimana della Finanza a Francoforte. (Italia Oggi)

Lo afferma la presidente della Bce, Christine Lagarde, intervenendo all'European Banking Congress di Francoforte. Lagarde: Politica fiscale eurozona è chiave per la crescita. di lal. Milano, 22 nov. (LaPresse)

L'obiettivo dei singoli paesi, secondo Lagarde, dev'essere quello "di rafforzare la domanda interna, per favorire la crescita e il riequilibrio nell’area euro". 23 nov 2019 ore 11:33. Il quotidiano racconta la prima uscita pubblica da presidente della Banca Centrale Europea di Christine Lagarde. (SoldiOnline.it)

Anzitutto spingendo gli investimenti pubblici per riequilibrare le economie verso un orizzonte di minore dipendenza dalle altalene internazionali.“Il mondo intorno a noi non sta fermo”, ha sottolineato Lagarde, dunque “l’Europa deve riconsiderare il suo ruolo nel mondo”. (La Repubblica)