Italia. Dal 15 ottobre green pass obbligatorio al lavoro

LaVoce del popolo INTERNO

L’obbligo di green pass per l’ingresso nei luoghi di lavoro vale per tutti i lavoratori privati, dunque sono inclusi gli autonomi e i collaboratori familiari.

Green pass obbligatorio per tutti i lavoratori, dai privati ai dipendenti pubblici.

Multe non solo per i dipendenti che vengono beccati sul posto di lavoro sprovvisti di green pass, ma anche per i datori di lavoro che non controllano

Scatta subito la sospensione dal lavoro per i lavoratori privati, mentre per i dipendenti pubblici vale dopo cinque giorni. (LaVoce del popolo)

Su altre fonti

Il lavoratore trovato senza green pass, a seguito di controllo o di sua comunicazione, è sospeso da lavoro finché non presenta la certificazione verde, comunque non oltre il 31 dicembre Senza green pass non si potrà più lavorare, né svolgere volontariato o attività di formazione. (Italia Oggi)

Lo specificano le norme del nuovo decreto che prevede sanzioni, inclusa la sospensione e lo stop allo stipendio, per chi per cinque giorni consecutivi si presenti al lavoro senza Green pass. Green pass subito dopo la prima dose. (TrentoToday)

Green pass anche in smart working. Nessun accenno o riferimento allo smart working nella bozza del decreto sull'estensione del green pass a tutti i posti di lavoro arrivata sul tavolo del Cdm. (RiminiToday)

Il green pass diventa obbligatorio in tutti i luoghi di lavoro e andrà ad incidere direttamente sulla vita di 23 milioni di italiani di cui 14 milioni e 700mila impiegati nel settore privato. Ci dovrà essere un responsabile incaricato degli accertamenti che, in via prioritaria, dovranno essere eseguiti al momento dell'accesso. (AltaRimini)

Dopo 5 giorni senza green pass scatta anche la sospensione dello stipendio. E’ prevista la ospensione dei lavoratori che si presenteranno a lavoro senza Green pass (saranno riammessi solo quando ne saranno provvisti). (Il Notiziario)

Compresi deputati e senatori anche se, essendo Camera e Senato organi costituzionali, spetterà a loro decidere da quando e con quali modalità adeguare il proprio ordinamento in base al principio dell’autodichia, ossia dell’autonomia decisione (Salernonotizie.it)