I documenti top secret dell'Oms accusano la Cina: «Nascose i dati sul virus»

Il Messaggero ESTERI

A gennaio l'Organizzazione mondiale della sanità ha elogiato pubblicamente la Cina.

«Una risposta rapida al nuovo coronavirus», avevano detto i suoi funzionari, ringraziando ripetutamente il governo cinese per aver condiviso la mappa genetica del virus "immediatamente", affermando il lavoro e l'impegno per la trasparenza.

Ma la storia, ora, racconta qualcosa di molto diverso.

I ritardi significativi da parte della Cina e una notevole frustrazione tra i funzionari dell'Oms per non aver ottenuto le informazioni di cui avevano bisogno per combattere la diffusione del virus mortale. (Il Messaggero)

Se ne è parlato anche su altri media

Lo stesso Ryan aveva lamentato l'assenza di diagnosi di laboratorio, di analisi sulla distribuzione geografica del virus o di una curva epidemica. Lo riferisce l'Associated Press, citando materiale audio e documenti interni. (Rai News)

L’inchiesta di Ap. approfondimento. Coronavirus, Ap: “Cina ritardò diffusione dati, Oms frustrata”. In base alla documentazione pubblicata dall’Associated Press, emergerebbe dunque un dietro le quinte ben differente rispetto alle lodi pubbliche fatte di recente dall'Oms a Pechino. (Sky Tg24 )

L’11 gennaio il genoma del virus è stato pubblicato ma da Pechino ancora niente. Ricostruiamo la cronologia degli eventi. La mancanza di dati dettagliati sui pazienti colpiti in Cina ha anche reso più difficile stabilire la rapidità con cui il virus si stava diffondendo. (Il Primato Nazionale)

Il direttore dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, fu quindi costretto a recarsi in Cina e il 30 gennaio l’organizzazione aprì finalmente all’emergenza mondiale. (Virgilio Notizie)

L’Organizzazione Mondiale della Sanità sapeva che la Cina stava nascondendo i dati reali sulla diffusione del coronavirus e sul suo genoma. (OGGI)

NEW YORK (STATI UNITI) – Nessun appoggio a Pechino da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Da tempo gli Stati Uniti stanno chiedendo un’indagine su Pechino per verificare eventuali mancanze nella gestione dell’emergenza. (News Mondo)