Di Marzio lascia M5S: "Contro di me epurazione di fatto"

Adnkronos INTERNO

Tra l'altro, afferma Di Marzio con un inciso, "si sarebbe anche posto fine alle cicliche polemiche, concernenti le cosiddette restituzioni effettuate dai portavoce del Movimento che, del tutto casualmente, nelle ultime settimane hanno visto anche me, infondatamente additato, contrariamente al vero, quale responsabile di non aver effettuato alcun versamento da oltre un anno".

Al termine di un lungo j'accuse, il senatore Luigi Di Marzio ha annunciato in Aula la decisione di lasciare il gruppo M5S.

"Mentre quell'indifferenza si sarebbe potuta ascrivere all'irrilevanza dell'accaduto, non può invece risultare accettabile, per quanto mi riguarda, il silenzio che ha accolto giudizi con cui, lungi dal rispettare principi fondanti, è stata invece esplicitamente stigmatizzata, pur se in forma impersonale, la scelta da me compiuta". (Adnkronos)

La notizia riportata su altri giornali

Altri tre trattano con la Lega Fari accesi su Palazzo Madama, dove ulteriori salti al Carroccio assottiglierebbero pericolosamente i margini della maggioranza di Manuela Perrone. E giovedì 16 gennaio il senatore Luigi Di Marzio ha detto addio al M5S per passare al gruppo Misto. (Il Sole 24 ORE)

Pochi mesi prima, a settembre la senatrice Gelsomina Vono aveva aderito al gruppo di Italia Viva, mentre a novembre Elena Fattori era passata con il gruppo misto. Precedentemente erano stati espulsi Gregorio De Falco e Saverio De Bonis per "reiterate violazioni dello statuto", ed a giugno a passare al gruppo misto era stata la senatrice Paola Nugnes. (Sputnik Italia)

Si tratta di Luigi Di Marzio, che in Aula ha annunciato di aver deciso di lasciare il Movimento guidato da Luigi di Maio per aderire al Gruppo Misto. L’accusa: “Sono stato tacciato di essere eretico e traditore”. (Il Primato Nazionale)

Sorprendentemente questo gesto, improntato al rigoroso rispetto ella democrazia sostanziale, si è invece trasformato in motivo di stigma e non soltanto sui social network. Non si è registrata nessuna presa di posizione ufficiale a difesa di un principio democratico cui pure si era inneggiato lasciando così che venissi additato quale eretico e traditore”. (Silenzi e Falsità)

A intervenire nel dibattito provocato dalla scelta del ‘grillino pentito’ anche il sindaco di Vinchiaturo, Luigi Valente, che invece delle dimissioni propone a Di Marzio di devolvere ciò che avrebbe dovuto versare mensilmente nelle casse del Movimento, alla Caritas diocesana di Campobasso. (CBLive)

Ma la sua decisione, commenta il senatore, si è "trasformata in motivo di stigma", per cui Di Marzio è stato "additato quale eretico, ovvero, meno eufemisticamente, traditore". Da dicembre le uscite sono state 11: gli ultimi, lo scorso 9 gennaio erano stati i deputati Massimiliano De Toma e Rachele Silvestri, anche loro passati al Misto. (Fanpage.it)