Coronavirus, il report Iss: “Tasso di ricovero non vaccinati in intensiva è 26,7 ogni 100mila

Il Fatto Quotidiano SALUTE

Sono condensati nell’ultimo report settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità i dati del monitoraggio sull’andamento della pandemia che fotografano l’impatto della vaccinazione sulla prevenzione di infezioni, ricoveri e decessi.

Non solo: nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva l’efficacia nel prevenire la diagnosi e i casi di malattia severa è pari rispettivamente al 68,8% e al 98%.

Anche le fasce più giovani della popolazione hanno subito un “forte aumento” nelle ultime due settimane, in particolare “per la classe di età 16-19 anni”. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

– “Sull’impatto della vaccinazione nel prevenire nuove infezioni, ricoveri e decessi, l’efficacia del vaccino (riduzione del rischio rispetto ai non vaccinati) nel prevenire la diagnosi di infezione SARS-CoV-2 è pari a 71% entro 90 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, 57% tra i 91 e 120 giorni, e 34% oltre 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale”. (Dire)

La percentuale di casi sul totale risulta in lieve diminuzione da 2,0% della settimana precedente a 1,8%". Il tasso di ricovero in terapia intensiva è pari a 26,7 casi ogni 100mila per i non vaccinati e 0,9 ogni 100mila per i vaccinati con booster (Avvenire)

Tra il 26 novembre e il 26 dicembre le terapie intensive hanno curato 1.368 persone non vaccinate e 707 vaccinate. Al gruppo dei non immunizzati però appartengono 7 milioni di italiani, al secondo 53: la sproporzione è di sette volte e mezzo (La Repubblica)

Viene utilizzata la definizione di caso di Covid-19 riportata nella circolare del Ministero della Salute n.705 dell’8 gennaio 2021. Nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster, l’efficacia nel prevenire la diagnosi e i casi di malattia severa è pari rispettivamente al 68,8% e al 98% (Il Reggino)

Negli ultimi sette giorni si registra un +120 contro il +260 dei sette giorni precedenti Negli ultimi sette giorni l'aumento è stato di 3.440, nei sette giorni precedenti di 3.665. (ilGiornale.it)

Anche in questo caso, però, bisognerebbe capire se si tratta di morti per Covid o di morti con Covid. Sono molti di più gli over 60 vaccinati ricoverati rispetto agli under 40 non vaccinati ricoverati, quindi qualsiasi eventuale problema sociale legato all’occupazione degli ospedali non è imputabile in alcun caso ai giovani non vaccinati, che in ospedale non ci vanno in ogni caso. (MeteoWeb)