Ecco il “super oss”, la nuova figura lanciata da Regione Liguria. Infermieri: “Semplificazione preoccupante”

Genova24.it SALUTE

Dopo l’approvazione dell’ordine del giorno di Regione Liguria che prevede la creazione tramite corsi formativi di una nuova figura, quella del “super-oss”, una sorta di “vice-infermiere” che collabori e aiuti per l’assistenza del paziente, arriva la risposta dell’ordine degli infermieri, che esprime “preoccupazione e perplessità”.

Diverso è sostituire il sapere e la figura infermieristica, ormai delineata da codici e norme, con gli oss, con la possibilità di generare rischi correlati all’assistenza e minimizzando il percorso formativo dell’infermiere stesso”. (Genova24.it)

La notizia riportata su altri giornali

Gli OSS grazie ad una formazione complementare di 300 ore potranno fare gli Infermieri. E ciò grazie ad un corso supplettivo di 300 ore rispetto alla qualifica già conseguita per diventare OSS. (AssoCareNews.it)

Dal Lazio alla Campania, tanti distretti sanitari stanno riaprendo le prenotazioni. Ecco perché, a parte pochi pervicaci no-vax, tanti altri si scoprono improvvisamente meno dubbiosi e chiedono di avere una seconda chance. (ilmessaggero.it)

Un ordine del giorno è stato approvato in Regione per consentire la realizzazione dei corsi formativi di questa nuova figura. Diverso è sostituire il sapere e la figura infermieristica, ormai delineata da codici e norme, con gli oss, con la possibilità di generare rischi correlati all’assistenza e minimizzando il percorso formativo dell’infermiere stesso”. (Nurse Times)

L’Azienda USL Toscana nord ovest continuerà a segnalare al comando Nas dei carabinieri comportamenti o comunicazioni via social aggressivi ed offensivi. L’azienda USL Toscana nord ovest ha già assunto diverse iniziative, anche in sede penale, contro le aggressioni sia fisiche sia verbali nei confronti del personale sanitario che opera nelle proprie strutture. (QuiLivorno.it)

Lo ha deciso oggi la Giunta provinciale, su indicazione dell'assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia, Stefania Segnana, che spiega: «Vogliamo accogliere le manifestazioni di interesse di professionisti sanitari che hanno conseguito la propria professionalità all’estero, regolata da specifiche direttive dell’Unione europea. (ladigetto.it)

Se il dipendente non presenta la documentazione, l’Ausl segnalerà il nome all’Ordine professionale di competenza e al datore di lavoro". Formeremo un gruppo con rappresentanti del Dipartimento di prevenzione, della medicina del lavoro e della sicurezza e prevenzione". (il Resto del Carlino)