Il Myanmar sfida i Generali. Proteste di massa in tutto il Paese

Notizie - MSN Italia ESTERI

Il popolo chiede la liberazione del presidente U Win Myint e del consigliere di stato, Aung San Suu Kyi, e di restituire il potere al governo eletto.

La giunta militare ha diffuso una nota su Mrtv accusando i manifestanti in piazza di incitamento alla ''rivolta e anarchia''.

In tutto il Paese si è tenuto uno sciopero generale con cortei nelle principali città.

Intanto la leader del partito Lega Nazionale per la Democrazia Aung San Suu Kyi resta agli arresti domiciliari dopo essere stata arrestata dalla giunta militare

YE AUNG THU/AFP or licensors. (Notizie - MSN Italia)

La notizia riportata su altri media

La giunta militare ha inasprito i toni dopo un weekend di sanguinose violenze, avvertendo i manifestanti che "rischiano la. L'avvertimento è arrivato dopo che due persone sono state uccise a Mandalay dagli spari della polizia, che ha aperto il fuoco sulla folla scesa in strada, mentre un'altra è morta a Yangon. (Il Sole 24 ORE)

I generali e le violazioni dei diritti umani. Non finisce qui, naturalmente. I generali “hanno tratto vantaggio dall’allentamento delle sanzioni economiche imposte negli anni Novanta e dall’inizio degli investimenti stranieri nel Paese”. (Altreconomia)

L’Organizzazione rinnova l’appello a tutti gli interessati, in particolare alle forze di sicurezza, a rispettare i diritti dei manifestanti pacifici e a salvaguardare il benessere di tutti i bambini e i ragazzi. (La Valle Dei Templi)

'I bambini hanno diritto a una protezione speciale, come sancito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell'infanzia, un trattato internazionale sui diritti umani di cui il Myanmar è parte e da cui è vincolato. (Vita)

"Siamo usciti di casa per unirci alla protesta e combatteremo fino alla vittoria", ha dichiarato all'Afp uno studente di 23anni Proteste di piazza si registrano anche nelle città di Myitkyina e Dawei. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

“L’Indonesia – ha detto Retno oggi – è preoccupata per la situazione e sostiene il popolo del Myanmar”. La Malaysia aveva all’inizio espresso “serie preoccupazioni” per il colpo di Stato, Ma giorni dopo aveva accettato l’offerta della giunta di rimpatriare 1200 migranti illegali in Myanmar (AsiaNews)