Huawei annuncia la disponibilità della versione pubblica degli HMS 4.0

Sono dunque disponibili a livello globale gli HMS 4.0, destinati principalmente agli sviluppatori che potranno contare su un ecosistema ancora più evoluto e ricco di funzionalità.

Huawei sembra dunque aver completato in fretta, e probabilmente senza particolari intoppi, i test pubblici e ha annunciato oggi la disponibilità della versione stabile finale.

Alcuni di questi servizi sono ancora in fase beta ma Huawei ritiene che siano sufficientemente stabili da poter essere utilizzati senza inconvenienti. (TuttoAndroid.net)

Su altri media

Futuro che riparte anche dal 5G dove Huawei è pronta a giocare un ruolo da protagonista nel 2020 dopo aver spedito oltre 6,9 milioni di smartphone con supporto alle reti di nuova generazione nel 2019. Huawei, lo abbiamo rimarcato più volte, non sta passando uno dei migliori periodi della sua storia. (HDblog)

Huawei P40 nuovi dettagli sono finalmente arrivati. L’immagine presente nel nuovo render permette di chiarire alcuni dettagli poco chiari fino ad ora. Lo smartphone in questione è tornato protagonista degli ultimi rumor grazie ad un nuovo render molto più dettagliato del precedente, condiviso in esclusiva dal sito 91mobiles. (Tecnoandroid)

Si parla di ben 20 milioni di sterline finalizzati ad attirare gli sviluppatori britannici e irlandesi a realizzare app per rinfoltire il proprio AppGallery. La via verso l’autosufficienza della casa di Shenzhen passa per il suo store di applicazioni, uno dei capisaldi del processo, e proprio per questa ragione la società continua a investirvi. (TuttoAndroid.net)

A bordo di Huawei P40 dovremmo trovare una tripla fotocamera, munita di sensore primario, teleobiettivo e grandangolo. Scopriamo anche che ci sarà Huawei P40 Pro PE, denominato anche provvisoriamente Premium Edition. (GizChina.it )

I Mate 30 non contano visto la strategia attuata dal colosso che li ha praticamente tenuti segregati in Cina. I P40 e i P40 Pro saranno effettivamente i primi smartphone ad arrivare sul mercato globale senza l’ecosistema Google. (Tecnoandroid)

Sebbene sembra che il fatto di essere stati inseriti nella lista delle entità da parte degli Stati Uniti non abbia influito più di tanto, in realtà non è così. Le aspettative sembrano essere state rispettate e infatti il colosso cinese ha raggiunto alla fine dell’anno ben 240 milioni di unità spedite. (Tecnoandroid)