Pensionata vende la casa e le rubano i soldi sul conto corrente: indaga la polizia postale

IVG.it ECONOMIA

Il legale ha contattato più volte le Poste, che negano ogni responsabilità”.

“In poco meno di due ore mi hanno sottratto quasi 330mila euro dal mio conto corrente postale, soldi appena accreditati dopo la vendita della mia casa e il giorno successivo il furto continuato e sul mio conto non c’era quasi più nulla: ho perso 350.000 euro”.

Sul caso sta indagando la polizia postale di Genova sotto la direzione del Pubblico ministero dottoressa Ciavattini

“Sono riuscita solamente a recuperare una piccolissima parte della somma rubata che mi consente di poter vivere la quotidianità ma ho passato diversi giorni nell’indigenza totale” ha detto la signora. (IVG.it)

La notizia riportata su altre testate

Ovviamente con l’evoluzione della tecnologia, anche i vari conti correnti si sono evoluti, diventando strumenti smart e digitali che attualmente sono gestibili addirittura dia propri smartphone, esistono infatti tantissimi conti digitali, basti pensare ad Hype, YAP, Qonto, N26 e Revolut. (Tecno Android)

Gli intermediari segnalano cioè un cliente “in sofferenza” solo quando ritengono che abbia gravi difficoltà, non temporanee, a restituire il suo debito. Non vi è dunque alcun automatismo tra la classificazione a default e la segnalazione a sofferenza in Cr. (Quotidiano di Sicilia)

Ma a questo punto la domanda principale da porsi è se ne vale la pena di chiudere il conto corrente per trasferire tutti i soldi sul libretto di risparmio postale. I consumatori si pongono questa ed altre domande, per la sicurezza dei propri conti corrente. (ContoCorrenteOnline.it)

1422 c.c.) – del titolo su cui l’annotazione illegittima si basa, e, di conseguenza, per ottenere la rettifica in suo favore delle risultanze del conto…”. L’inclusione di un credito nel conto corrente non esclude l’esercizio delle azioni ed eccezioni relative all’atto da cui il credito deriva. (Magistra)

n. 196 del 2003, in materia di protezione di dati personali, allorquando aveva fornito a D.B.M. Nella specie, poi, la chiamata in garanzia esercitata da Ina Assitalia s.p.a., oggi Generali Italia s.p.a. (La Legge per Tutti)

Per proteggersi, è meglio in questi mesi non pubblicare informazioni personali sui social, evitare soprattutto, numeri di carte di credito, IBAN, numeri telefonici, codici segreti, informazioni sensibili e se possibile, anche foto di bambini. (ContoCorrenteOnline.it)