Presidente della Repubblica, Draghi o Berlusconi? Il dilemma di Salvini

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Salvini infatti da una parte difficilmente potrebbe fare uno “sgarbo” così grande al suo storico alleato Berlusconi, ma dall’altra avrebbe tutto il vantaggio politico se Draghi alla fine dovesse essere eletto Presidente della Repubblica.

Negli ultimi giorni però è circolata la voce di un altro piano che Matteo Salvini avrebbe in mente in vista del voto per il Quirinale: mandare Mario Draghi al Colle per poi uscire dal Governo e tornare all’opposizione

Tra l’incudine e il martello c’è Matteo Salvini, soprattutto in considerazione che la Lega visti i tanti delegati giocherà un ruolo determinante per l’elezione del prossimo Presidente della Repubblica. (Money.it)

La notizia riportata su altri giornali

di Alessandro Trocino. L’operazione scoiattolo è il nome che lo stesso Silvio Berlusconi ha dato alla sua campagna di reclutamento dei grandi elettori. Il Corriere ha una newsletter dedicata all’elezione del nuovo presidente della Repubblica. (Corriere della Sera)

E Berlusconi al Quirinale ci punta davvero: «Altroché, dice che ha cento voti in più rispetto al centrodestra. Ovvero nello scouting dei parlamentari Grandi Elettori che potrebbero fargli avere i voti che gli mancano per arrivare al Quirinale. (Open)

La linea draghiana di Brugnaro non è un mistero, ma anche Toti ha provato a tirare il freno: “Se Draghi va al Colle il governo va avanti lo stesso. Viva Mario Draghi, siamo fedeli a Silvio Berlusconi, meglio un bis di Sergio Mattarella. (L'HuffPost)

A meno di due settimane dall’appuntamento la situazione appare ancora quanto mai confusa perché i partiti sono incerti sul da farsi. Se non passerà – afferma il senatore forzista - , spero in istruzioni su un nome di assoluto valore, ad esempio Letizia Moratti. (TargatoCn.it)

– Mancano 12 giorni al via delle consultazioni per l’elezione del Presidente della Repubblica. (Radiogold)

Da FdI sono netti: “Venerdì ci aspettiamo che Berlusconi formalizzi la candidatura, e noi saremo leali dopo aver verificato la fattibilità di questa operazione. Anche in questo caso le parole di Lega e FdI coincidono: “Non è che Berlusconi si ritira e ci indica chi dobbiamo votare…”, dicono i leghisti (askanews)