Il simbolo di Italia dei Valori ai dissidenti M5s? Un ritorno alle origini. Quando Casaleggio, Grillo e Di Pietro sognavano la stessa «cosa»

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Parlare di vecchia guardia per un partito appena nato come Italia dei Valori, può sembrare curioso.

I risultati li conosciamo: il M5S ha raggiunto numeri che Italia dei Valori ha soltanto sognato

La Casaleggio Associati aveva due clienti principali infatti, Beppe Grillo e Antonio Di Pietro.

Inoltre, la presenza di Beppe Grillo come altro cliente core, era considerata da alcuni di loro un simbolo dell’antipolitica se non un danno d’immagine con i suoi «vaffanculo». (Open)

Su altri media

Ecco perchè i dissidenti stanno pensando di recuperare il simbolo dell’Italia dei Valori, lo storico partito fondato da Antonio Di Pietro e poi “prosciugato” dall’avanzata impetuosa dello stesso M5S. Sono quindi trentuno, in tutto, i parlamentari grillini che non hanno accordato la fiducia al governo Draghi. (Periodico Italiano)

Lo comunica il Collegio dei Probiviri. Per tutti i senatori e ventuno deputati, il reggente Vito Crimi ha decretato l’espulsione, ma su questa decisione è in corso un braccio di ferro che si intreccia con le dinamiche della riorganizzazione interna. (Gazzetta del Sud)

Ma visto che i bossoli tornavano indietro come boomerang, hanno pensato a un piano b: un nuovo gruppo con Italia dei valori. La questione alla Camera è diversa rispetto al Senato: per costituire un gruppo servono venti deputati, senza la necessità di avere a disposizione un simbolo. (ilGiornale.it)

Milano, 21 feb. (LaPresse)

"Sì - conferma all'Adnkronos il segretario Idv Ignazio Messina - ci sono stati contatti con alcuni parlamentari 'dissidenti' del M5S per creare un nuovo gruppo al Senato. Di contro, se c'è un progetto politico nuovo partendo da idee e valori condivisi, da parte nostra c'è una collaborazione piena". (Adnkronos)

Ove la fine, che racconta dei puri, anzi solo alcuni di loro, alla ricerca di un simbolo per formare un gruppo parlamentare. Tonino viene accusato di una gestione opaca dei finanziamenti pubblici, in parte utilizzati per l’acquisto di case e casolari agricoli. (L'HuffPost)