Leoluca Bagarella aggredisce un agente in carcere: morso all’orecchio

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Capitano Ultimo: "Revocata la tutela e la mafia brinda"

Non ha riportato gravi conseguenze invece l’agente del gruppo operativo mobile della polizia penitenziaria aggredito dal boss.

Bagarella, cognato di Totò Riina e uno dei principali killer di Cosa Nostra, è stato successivamente medicato assieme al poliziotto, rinunciando a partecipare all’udienza.

Momenti di tensione al carcere di Sassari, dove nella giornata del 16 gennaio il boss mafioso Leoluca Bagarella ha aggredito un agente di polizia penitenziaria con un morso all’orecchio mentre veniva trasferito dalla sua cella per poter assistere in videoconferenza ad un’udienza del Tribunale di Palermo in merito al processo sulla Trattativa Stato-Mafia. (Yahoo Notizie)

Ne parlano anche altre fonti

Il superkiller di Cosa Nostra Leoluca Bagarella. La notizia fa clamore, ma non sorprende in particolar modo. Leoluca Bagarella è infatti la mente assassina dietro ai più atroci omicidi dello stragismo italiano di stampo mafioso. (Thesocialpost.it)

Il boss Leoluca Bagarella, detenuto nel carcere di Sassari dove sconta l’ergastolo con il regime del 41 bis, ha aggredito con un morso un agente della polizia penitenziaria. Bagarella, con un movimento rapido e violento, si è avventato contro l’agente del Gruppo operativo mobile della polizia penitenziaria e per placarlo sono dovuti intervenire altri poliziotti. (Silenzi e Falsità)

Morso all’orecchio durante un trasferimento. (Visited 3.004 times, 249 visits today) (Sassari Oggi)

L'avvocata auspica "che immediatamente siano eseguiti gli esami diagnostici e le visite necessarie a garantire la salute" di Bagarella. "Certamente - sottolinea - non lo erano fino alla metà dello scorso mese di dicembre". (Live Sicilia)

Bagarella si è avventato contro l'agente del Gom (Gruppo operativo mobile della polizia penitenziaria) e sono dovuti intervenire altri poliziotti per placarlo. Sempre stamani si è appreso che alla corte d'assise d'appello è stata recapitata una lettera anonima con suggerimenti per approfondimenti investigativi. (PalermoToday)

“Non ho notizie dirette del fatto che sarebbe accaduto ieri, riportato sulla stampa nazionale, ma sono certa – commenta Antonella Cuccureddu, legale di Bagarella – che se fosse accaduto nei termini riportati, non sia affatto da interpretare come una manifestazione di protesta contro il regime detentivo speciale cui è sottoposto da 25 anni, ma che derivi piuttosto da uno stato fisico gravemente compromesso che genera un malessere tale da condizionare le sue condotte”. (Stretto web)