"Ci vediamo al fronte": il primo ministro etiope Abiy Ahmed pronto a imbracciare le armi contro i tigrini

La Repubblica ESTERI

"Ci vediamo al fronte": il primo ministro etiope Abiy Ahmed pronto a imbracciare le armi contro i tigrini di Raffaella Scuderi. Il 45enne premio Nobel per la Pace ha annunciato la sua intenzione di recarsi al fronte per combattere contro il Fronte di liberazione del popolo del Tigray, Tplf.

"È tempo di guidare il Paese attraverso il sacrificio".

Vani i tentativi Usa di mediare un cessate il fuoco. (La Repubblica)

Ne parlano anche altri media

Per questo motivo ha delegato le sue funzioni al ministro degli Esteri, Demeke Mekonnen L'annuncio del Premio Nobel per la pace 2019 mentre le forze del Fronte di liberazione popolare del Tigrai (Tplf) avanzano verso Addis Abeba. (Adnkronos)

Molti gli arresti, in parte negati dalle autorità di Addis Abeba, in parte mascherati da fermi di “pericolosi elementi legati ai terroristi tigrini” Dall’altra, le milizie legate al Fronte popolare di liberazione del Tigray, cui si è alleato l’Esercito di liberazione Oromo (Ola). (Rivista Africa)

Il Dipartimento degli Affari Esteri dell’Irlanda ha confermato che il governo etiope ha informato l’ambasciata irlandese nella capitale etiope che i quattro devono partire entro una settimana. Le forze democratiche che stanno combattendo il regime fascista Amhara non hanno rilasciato alcun comunicato al riguardo della scomparsa del Premier etiope. (Farodiroma)

Ora, le milizie ribelli sono ben attestate per una eventuale marcia sulla capitale Addis Abeba, sebbene non siano ancora propriamente alle sue porte. Grazie all’intervento dell’Ambasciata d’Italia ad Addis Abeba, Livoni e anche salesiani sono stati liberati il 14 novembre. (Analisi Difesa)

"Esortiamo tutte le parti ad astenersi dalla retorica incendiaria e bellicosa e a dare prova di moderazione, rispetto dei diritti umani e di consentire l'accesso umanitario e proteggere i civili", ha aggiunto. (Tiscali.it)

Insieme con Gebrselassie, oro nei 10mila metri ad Atlanta 1996 e Sydney 2000 e più volte campione del mondo, anche il maratoneta Feyisa Lilesa, argento ai Giochi di Rio 2016, ha detto di voler seguire l'esempio del primo ministro etiope, Abiy Ahmed, che oggi è partito per il fronte per guidare la guerra. (Corriere dello Sport.it)