Il Garante per la Privacy chiede a Facebook un servizio per verificare il furto dei dati

Il Garante per la Privacy chiede a Facebook di adottare misure dopo il furto dei dati avvenuti ai danni di 36 milioni di italiani, quasi tutti gli iscritti al social network.

In particolare il Garante per la protezione dei dati personali chiede al social network di rendere immediatamente disponibile un servizio che consenta agli utenti italiani di verificare se la propria numerazione telefonica o il proprio indirizzo mail siano stati interessati dalla violazione. (La Stampa)

Su altre fonti

L’Autorità, quindi "richiama tutti gli utenti interessati dalla violazione alla necessità di prestare, nelle prossime settimane, particolare attenzione a eventuali anomalie connesse alla propria utenza telefonica: come, ad esempio, l’improvvisa assenza di campo in luoghi dove normalmente il cellulare ha una buona ricezione. (Adnkronos)

E se un’app è di successo, state sicuri che ci sarà chi vorrà carpirne i segreti, magari per riproporla sotto un’altra veste. Volenti o nolenti, Clubhouse è uno dei fenomeni più in voga di questi mesi. (HelpMeTech)

Ad Aprile 2021 è venuto alla luce un enorme dataset di dati personali per più di 500 milioni di utenti Facebook. Il tool è stato realizzato gratuitamente da una coppia di ragazzi italiani. (Player.it)

ome già annunciato ieri, i dati di ben 530 milioni di account di Facebook sono stati rubati e pubblicati su un database online. Esiste un sito Internet (haveibeenpwned.com) in cui è sufficiente inserire la propria email o il proprio numero di cellulare. (Ticinonline)

Tra le anomalie cui fare attenzione, ad esempio, l'improvvisa assenza di campo in luoghi dove normalmente il cellulare ha una buona ricezione, perché, spiega il Garante, "un tale evento potrebbe essere il segnale che un criminale si è impossessato del nostro numero di telefono per usarlo a scopo fraudolento" Il Garante per la protezione dei dati personali ha chiesto al social network di rendere immediatamente disponibile un servizio che consenta a tutti gli utenti italiani di verificare se la propria numerazione telefonica o il proprio indirizzo mail siano stati interessati dalla violazione. (AGI - Agenzia Italia)

Ma i dati rubati non sono nel DarkWeb. Rimane il fatto che tutti questi database rubati sono come le mele sull'albero: aspettano solo di essere colte E d'ora in avanti chiunque potrà farlo non solo i cybercriminali che in genere i dati rubati li vendono per guadagnarci. (La Repubblica)