Vaccini in azienda, accordo firmato: il protocollo Inail

Sky Tg24 INTERNO

Si tratta di un piano parallelo alla rete ordinaria di vaccinazione, che sarà subordinato alla disponibilità di dosi e che presuppone l'adesione volontaria dei lavoratori.

Come funziona il protocollo Inail. . approfondimento. Covid, Quando Mi Vaccino?

Ieri, in tarda serata, è stato siglato, al tavolo tra governo e parti sociali, il Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all'attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti- Covid nei luoghi di lavoro. (Sky Tg24 )

Se ne è parlato anche su altre testate

Scarica qui il protocollo Inail L’adesione alla somministrazione del vaccino dovrà essere totalmente volontaria. (Radio Gold)

A somministrare le dosi, che vengono comunque fornite dall'Azienda sanitaria e non acquistate dal datore di lavoro, può essere "il medico competente (ove presente/disponibile) o altri sanitari convenzionati con il datore di lavoro". (La Repubblica)

Dopo oltre sette ore di confronto tra governo, imprese e sindacati, è stato raggiunto l’accordo sull’aggiornamento del protocollo per la sicurezza e il contrasto al Covid-19. In alternativa potranno fare ricorso a strutture sanitarie private o avvalersi delle strutture sanitarie dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail). (Wired Italia)

L’Inail si è occupato di fissare le regole che dovranno essere seguite e il protocollo è già stato approvato. Dopo l’ok arrivato dal ministero della Salute con tanto di accordo firmato, le imprese potranno vaccinare i propri dipendenti all’interno delle aziende. (ilGiornale.it)

Le imprese devono presentare un piano alle Asl con il numero di dosi richieste dai lavoratori: i costi del servizio sono a carico dei datori, il vaccino è fornito dallo Stato. TRIESTE. Altra indicazione: bisogna assicurare un piano di turnazione dei lavoratori dipendenti dedicati alla produzione con l’obiettivo di diminuire al massimo i contatti. (Il Piccolo)

Le imprese devono presentare un piano alle Asl con il numero di dosi richieste dai lavoratori: i costi del servizio sono a carico dei datori, il vaccino è fornito dallo Stato. Dalla vaccinazione diretta in azienda, al ricorso a strutture sanitarie private attraverso lo strumento delle convenzioni, o a strutture territoriali dell’Inail. (Il Messaggero Veneto)