Se Calenda corresse da solo il centrosinistra perderebbe 16 seggi (di N

L'HuffPost INTERNO

Pd e Azione sì, Pd e Azione no.

Si parlano, si ammiccano, litigano e poi attendono.

Sono ore concitate in vista della decisione che al momento sembra essere la più rilevante per gli effetti che potrebbe avere sul voto, dato il funzionamento del Rosatellum

Nessuno probabilmente se lo aspettava, ma Enrico Letta e Carlo Calenda ormai da giorni sono i protagonisti di questa campagna elettorale estiva. (L'HuffPost)

Ne parlano anche altri giornali

Adesso gli riesce difficile distinguersi da Letta ma, ed è il peggio per lui, dalla sinistra collegata col Pd. Perfino Calenda potrebbe trarne vantaggi, specie alla fine della campagna elettorale (Italia Oggi)

E quindi oggi le stime vengono elaborate «solo sommando» le circoscrizioni. La base di partenza sono i 16 collegi (12 alla Camera e 4 al Senato) portati “in dote” da Calenda. (ilmessaggero.it)

E comunque la maggioranza dei collegi uninominali appare saldamente alla portata delle Destre. No gli capita: nel patto c’è che nei collegi uninominali no ci saranno i leader e i nomi bandiera indigeribili per i rispettivi elettorati (Blitz quotidiano)

La base di partenza sono i 16 collegi (12 alla Camera e 4 al Senato) portati “in dote” da Calenda. A coalizioni (quasi) definite, è Carlo Calenda a lanciare ufficialmente la campagna elettorale del fronte di centrosinistra. (ilmattino.it)

E invece ora, almeno stando alle sue ultime dichiarazioni, «battere le destre» è diventato il principale obiettivo, perché esse sarebbero a suo dire pericolose, ci isolerebbero dall'Europa. Il lettore avrà capito che stiamo parlando di Carlo Calenda. (ilGiornale.it)

Collegi che però in grande maggioranza non andrebbero al fronte di sinistra composto da pentastellati, Verdi e Sinistra Italiana, bensì al centrodestra. Ebbene, secondo il sondaggio del 1 agosto, il Pd senza Azione e Più Europa avrebbe perso sedici seggi negli uninominali. (ilGiornale.it)