Il governo riapre le enoteche dopo le 18: soddisfazione della filiera del vino - Luccaindiretta

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La filiera del vino, infine, confermando piena e totale disponibilità al dialogo costruttivo con il nuovo governo, torna a sostenere la necessità di fare un passo in avanti anche sul fronte della ristorazione, valutando la possibilità di apertura bar e ristoranti anche a cena nelle Regioni in zona gialla e per il pranzo in quelle in zona arancione”

Il governo riapre le enoteche dopo le 18. “In tutte le zone del Paese è stato eliminato il divieto di asporto dopo le 18 per gli esercizi commerciali al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto. (LuccaInDiretta)

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Coldiretti aveva manifestato, già nelle scorse settimane, malcontento per l’esclusione delle enoteche. “Vino ed altre bevande – ricorda Andrea Elmi, presidente Coldiretti Lucca – si potevano acquistare tranquillamente anche dopo le 18 nei negozi e nei supermercati ma non in enoteca. (LuccaInDiretta)

“Le enoteche – sottolinea la Coldiretti – hanno avuto negli ultimi anni una forte espansione offrendo opportunità di lavoro a molti giovani, sotto la spinta di nuovi modelli di consumo che valorizzano la ricerca della qualità e del legame con il territorio. (RadioSienaTv)

(LaPresse) – Giovedì 18 marzo il premier Mario Draghi sarà in visita a Bergamo per partecipare alle celebrazioni in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di Coronavirus. (LaPresse)

“Per la filiera del vino, infatti – hanno continuato dal settore –, era incomprensibile il blocco delle vendite imposto alle enoteche come misura restrittiva per contrastare il Covid, che appariva più una discriminazione del comparto rispetto a negozi alimentari e supermercati, non soggetti a chiusura anticipata”. (IlCuoioInDiretta)

Siamo ben contenti che la filiera del vino anzi, dei nostri grandi vini delle terre di Siena possa ricominciare, seppur timidamente, ad avere nuovi sbocchi commerciali. (Siena News)

A pesare è stata anche la chiusura dei ristoranti italiani all’estero dove il vino italiano è il più esportato nel mondo ma ha subito nel corso del 2020 un calo del 3% nelle bottiglie spedite all’estero. (Maremmanews)