Confermato il calo del Pil all'8,9%. Riparte un po' di inflazione | il manifesto

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Ma se si guarda al volume si scende a 1.572 miliardi con un calo

Il prodotto interno lordo a prezzi di mercato nell’anno, secondo i dati provvisori diffusi dall’Istat - è stato pari a 1.651.595 milioni di euro correnti, con una caduta del 7,8% sul 2019.

Il Pil del 2020 è calato dell'8,9%, pari a un balzo all’indietro di 23 anni riportando il livello in volume a quello del 1997.

La pandemia da Covid ha ridotto in modo significativo l'attività economica, i consumi e il lavoro mentre ha fatto crescere il deficit e il debito ma anche la pressione fiscale. (Il Manifesto)

La notizia riportata su altri giornali

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Anche in Italia si riaffaccia l’inflazione. Timidamente, è vero, eppure per il secondo mese consecutivo l’Istat ha certificato una crescita dei prezzi al consumo. (Milano Finanza)

A inizio febbraio i dati Istat sulla produzione italiana nel 2020 avevano stimato un calo dell'8,8% L'aumento è motivato dalla minore flessione delle entrate fiscali e contributive (-6,4%) rispetto a quella del Pil a prezzi correnti (diminuito del 7,8%). (Sputnik Italia)

Nel 2020 Pil a -8,9%. Pressione fiscale alle stelle. Durante tutto l’anno 2020 la pressione fiscale complessiva, ammontare delle imposte dirette, indirette, in conto capitale e dei contributi sociali in rapporto al Pil ha segnato un 43,1%, con un incremento rispetto al 2019 pari al 42,4%. (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)

La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito negativamente alla dinamica del Pil per 7,8 punti percentuali. La crescita dal 134,6% del 2019 è legata al calo del pil nel 2020 e alle misure per l’emergenza Covid. (Avanti!)

L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto prevalentemente alla crescita dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+1,4%) e, in misura minore, dei Tabacchi e dei Servizi relativi ai trasporti (+0,4% per entrambi). (Kongnews)