Per il fatturato dell’industria peggior risultato dal 2009

Quotidiano di Sicilia ECONOMIA

Pur segnando diminuzioni pressochè analoghe sul mercato interno (-11,5%) e su quello estero (-11,8%), nella seconda metà dell’anno il primo presenta un recupero più veloce.

(ITALPRESS) – A dicembre l’Istat stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, aumenti dell’1%; nel quarto trimestre l’indice complessivo è cresciuto dello 0,8% rispetto a quello precedente.

Al netto della stagionalità nel secondo semestre si registra un incremento rispetto al primo del 19,4% per il fatturato interno e del 12,6% per quello estero

La dinamica congiunturale del fatturato è sintesi di una crescita del mercato interno (+2%) e di una contrazione di quello estero (-1%). (Quotidiano di Sicilia)

La notizia riportata su altri media

Milano, 25 feb. (LaPresse) – Nelle città d’arte il crollo del fatturato per le strutture alberghiere raggiunge picchi dell’80% in meno. (LaPresse)

Per gli ordinativi l’incremento congiunturale riflette un sostenuto aumento delle commesse provenienti dal mercato interno (+6,5%) e un significativo calo di quelle provenienti dall’estero (-4,9%). (T-mag)

Pur segnando diminuzioni pressochè analoghe sul mercato interno (-11,5%) e su quello estero (-11,8%), nella seconda metà dell’anno il primo presenta un recupero più veloce. Al netto della stagionalità nel secondo semestre si registra un incremento rispetto al primo del 19,4% per il fatturato interno e del 12,6% per quello estero (Il Giornale delle Partite IVA)

Al contrario del totale nazionale, “tiene la produzione delle imprese del comparto alimentare che – sottolinea la Coldiretti – diventa così la prima ricchezza del Paese” Il fatturato. Il fatturato totale del Belpaese diminuisce dello 0,5% su base annua. (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)

L’Istat ha fatto i conti di questo 2020 che per l’industria italiana è stato un anno nero. Anche gli ordinativi hanno registrato a dicembre un incremento congiunturale (+1,7%) e nell’ultimo trimestre del 2020 sono aumentati del 2,6% rispetto a quello precedente (Industria Italiana)

Poi sempre meno, poi più niente, e allora in questo mondo violento e mercenario del profumo di Dio non ci sarà più nemmeno traccia. Lo si legge in una rivista specializzata, “Nature Sustainability”: di incenso ce n'è sempre meno, lo si produce quasi a stento e ne consuma troppo. (Yahoo Notizie)