Motori, contro il bando al 2035 l'Italia cerca sponde a Berlino

la Repubblica ECONOMIA

'Italia tira dritto, sperando che la Germania riveda la propria posizione e decida di appoggiare il documento presentato dal nostro governo insieme a Romania, Bulgaria, Portogallo e Slovacchia per rinviare lo stop alla vendita delle auto a benzina e diesel in Europa dal 2035 al 2040.

"La neutralità tecnologica è una questione chiave, non crediamo a un'unica soluzione per i trasporti", ha detto ieri il ministro alla Transizione ecologica Roberto Cingolani

(la Repubblica)

La notizia riportata su altri media

Anche la Germania, dopo l’Italia prende posizione sullo stop alla vendita di auto nuove con motore benzina o diesel in Europa a partire dal 2035. Il piano europeo per il bando delle auto termiche entro il 2035 e più in generale le strategie di elettrificazione. (La Gazzetta dello Sport)

Diversi Paesi che producono auto e motori a combustione vorrebbero regole meno stringenti o un rinvio al 2040 (c’è anche l’Italia). Questo è il passaggio intermedio prima dell’avvio del cosiddetto trilogo, cioè la trattativa formale con Parlamento UE e Commissione. (FormulaPassion.it)

Per Federmetano è intervenuto il Vicepresidente Giuseppe Fedele, che, unendosi al coro di appelli alla neutralità tecnologica, ha ribadito che:. “condividiamo pienamente la necessità di abbattere le emissioni climalteranti. (QN Motori)

Però può anche darsi che per quella data questo tipo di veicoli arrivino ad essere costosi come quelli tradizionali. L’Europa pone un duro stop alle tradizionali auto diesel, benzina e GPL perché tutti i cittadini europei dovranno orientarsi verso le auto elettriche. (iLoveTrading)

Secondo le prime informazioni, l’Italia punterebbe a raggiungere uno slittamento dello stop alla vendita di auto benzina e diesel, senza quindi cancellare il provvedimento. Lo stop alla vendita di auto benzina e diesel resta, quindi, un tema molto attuale in UE. (Tom's Hardware Italia)

"La neutralità tecnologica va raggiunta concordando la strada" con i partner, ha evidenziato, spiegando che "sarebbe meglio avere più opportunità" con "una convivenza per un paio di decenni" tra batterie e carburanti sintetici. (Giornale di Sicilia)