L'inflazione italiana si raffredda al 10,1% a gennaio

Morningstar ECONOMIA

L'inflazione italiana resta a due cifre su base annua a gennaio ma si attenuta notevolmente rispetto al mese precedente, come reso noto dall'Istat mercoledì mattina. I prezzi al consumo dell'Italia sono saliti del 10,1% su base annua a gennaio dopo essere aumentati dell'11,6% a dicembre, risultando in linea con le stime del mercato. La flessione del tasso di inflazione si deve, principalmente, al forte rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici regolamentati, in calo dell'11% dall'aumento del 70% di dicembre, e, in misura minore, di quelli degli energetici non regolamentati, su del 60% dal più 63%. (Morningstar)

Se ne è parlato anche su altri media

Nonostante l’attenuazione della crescita dei prezzi non bisogna sottovalutare la rilevante portata di un tasso così alto: infatti, con l’inflazione a questo livello, le ricadute calcolate dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori per ogni famiglia sono di 3.009,80 euro annui. (Valledaostaglocal.it)

Secondo le stime preliminari, nel mese di gennaio, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività, al lordo dei tabacchi, ha registrato un aumento dello 0,2% su base mensile e del 10,1% su base annua rispetto al +11,6% nel mese precedente; livello che non si registrava dal settembre 1984. (Tiscali Notizie)

Si raffredda il carovita, grazie al rallentamento del costo dell’energia. (Sky Tg24 )

Ecco le prime stime Cambia il paniere Istat: entrano i massaggi, la riparazione dello smartphone e i jeggins. (Livesicilia.it)

Le attese erano per un calo più contenuto, intorno al 9% annuo. L’inflazione di gennaio è scesa nell’Eurozona all’8,5% annuale dal 9,2% di dicembre. (InvestireOggi.it)

Il calo è dovuto principalmente alla riduzione dei prezzi del gas e dell’elettricità, mentre rimane alto il costo dei carburanti. L’inflazione rallenta nel mese di gennaio. (leggo.it)