Tim “spezzetta” il maxi debito e accelera sulla separazione della rete

Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

L’operazione ridurrà il debito a carico del gruppo Telecom di circa 11 miliardi di euro, riducendolo al di sotto dei 20 miliardi.

L’amministratore delegato Pietro Labriola ha dichiarato che la separazione della rete è una “priorità assoluta”.

L’ attività di rete denominata Netco verrebbe poi integrata con Open Fiber, a sua volta controllata da Cdp e Macquaire.

L’ebitda si stabilizzerà ben sopra il 34% a oltre 1,7 miliardi (dagli attuali 0,9 miliardi con un margine del 32%). (Il Fatto Quotidiano)

Su altri giornali

Tim Consumer, invece, ha spiegato Labriola, va prima ristrutturata mentre sul mobile, secondo l'ad, il mercato non regge quattro operatori e ci vorrebbe un "market repair" (Il Sole 24 ORE)

- MILANO, 07 LUG - Per arrivare alla Rete Unica, se tutti i tasselli andranno a posto, ci vorrà un anno e mezzo. Quanto alla riorganizzazione annunciata oggi "il deconsolidamento di Netco porterà fino a 11 miliardi di debito fuori dal bilancio Tim", indica Calaza. (Trentino)

Questo – come spiega l'amministratore delegato di TIM, Pietro Labriola, – l'obiettivo del Capital Market Day odierno che ha visto la presentazione del Piano di trasformazione del Gruppo. Si tratta di un'attività che richiede un livello di investimento elevato e quindi un ritorno attraverso la redditività su questo investimento" (ilmessaggero.it)

Il piano B non esclude dunque un M&A e l’Ad Labriola accenna esplicitamente alla possibilità di vendere la rete ad un partner finanziario Tim e la rete unica: accordo o vendita. ”Le interlocuzioni ora continuano, ci sono piccole discussioni su elementi minori che non modificano negoziato. (Notizie - MSN Italia)

Il personale della divisione Consumer passerà da 14.000 unità a 11.000 unità nel 2026, mentre il personale della business unit Enterprise passerà da 5.300 unità a 5.500 unità al 2030 Ha poi ricordato che la situazione del mercato consumer "è ben nota, con una intensa concorrenza". (Teleborsa)

L'infrastruttura di rete (compresa Sparkle) confluirà nella NetCo e costituirà il primo mattone della rete unica, che prevede la fusione con Open Fiber, un cantiere aperto che a ottobre dovrebbe avere il suo momento di verifica. (ilGiornale.it)