G20 a Napoli, approvato il comunicato ambiente. Cingolani: "Serve azione globale immediata"

La Repubblica INTERNO

"Grande gioia da parte di tutti i delegati dei venti e più Paesi che hanno preso parte ai lavori nella cornice di Palazzo Reale, e da remoto" si legge in una nota

È arrivato l'atteso annuncio: d opo mesi di preparazione, settimane di negoziato e una no stop di due giorni, è stato approvato il comunicato G20 ambiente, il primo della due giorni napoletana.

(La Repubblica)

Su altri media

2' di lettura. Alla fine, l’accordo sul clima del G20 è stato messo sotto chiave. D’altro canto però, ha ammesso apertamente, «altri Paesi del G20 sono un po’ restii» rispetto all’urgenza (Il Sole 24 ORE)

Non è bastata una negoziazione complessa durata 2 notti e 2 giorni nella quale, va detto, la presidenza italiana si è spesa molto. I Paesi del G20 concordano nell’aumentare gli aiuti ai Paesi in via di sviluppo affinché nessuno resti indietro (Il Fatto Quotidiano)

Ansa. "Il Comunicato è stato adottato da tutti e i due punti su cui solo India e Cina non concordano nella formulazione sono stati spostati al livello Capi di Stato", ha precisato Cingolani. "Tutti sono impegnati per la decarbonizzazione, il problema è sulla scala dei tempi", ha aggiunto il titolare della Transizione ecologica sottolineando che alcuni Paesi si oppongono a un'accelerazione. (Sky Tg24 )

Una firma importante ma mozzata su due punti cruciali: l’eliminazione del carbone come fonte di energia entro il 2025 e la soglia di 1,5 gradi di riscaldamento entro i prossimi dieci anni. Nessun accordo su carbone e riscaldamento. (Open)

Lo ha annunciato Cingolani in conferenza stampa al termine del G20 Ambiente di Napoli. Lo ha annunciato il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, al termine di "un negoziato molto lungo e intenso". (La Repubblica)

Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha la camicia visibilmente bagnata di sudore e il volto stanco. Alle 19 è atteso alla firma, con gli altri rappresentanti ministeriali dei 20 Paesi più importanti della terra, del primo accordo che collega il clima alla produzione delle fonti energetiche necessarie all’industria e alla. (ilmattino.it)