Elezioni comunali Roma, Carlo Calenda non molla: “Mi ritiro solo se il PD candida Totti”

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Non passa praticamente giorno che Carlo Calenda non faccia presente che lui per la corsa al Campidoglio ci sta e fa sul serio.

Poi aggiunge con un'ironia che dipinge gli alleati come disperati di fronte alla sua scelta di non sgomberare il campo: "Adesso non vorrei aver messo @Totti in difficoltà.

E se il Partito Democratico non vuole appoggiarlo peggio per loro.

Partito Democratico: le primarie sono certe, il candidato meno. (Fanpage.it)

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Quello non è un partito, ma una grande seduta di psicanalisi collettiva -ha aggiunto il leader di Azione-. Zingaretti lo ha detto andando via (LiberoQuotidiano.it)

Una decisione irremovibile a cui potrebbe rinunciare, solo ad una condizione:. «Come ho spiegato molte e molte volte non mi ritiro anche se si candidassero Zingaretti, Gualtieri, Sassoli, Gentiloni, Letta, Madia, Conte, separati o tutti insieme. (Lazio News 24)

Probabile che il PD vada a chiederglielo“, ha pubblicato in un altro tweet Calenda, ribadendo quindi la sua assoluta volontà nel candidarsi a prescindere dagli avversari, ha poi tirato una frecciata al Pd. (Virgilio Notizie)

Questo dà una chiave della crisi profonda della città” Carlo Calenda: “È una cosa delirante: stiamo parlando della capitale d’Italia e non c’è nessuno che vuole fare il sindaco. (La7)

Elezioni Roma, Carlo Calenda: "Penso che la Raggi abbia fatto un macello a Roma ma bisogna affrontarla alle urne". (La7)

Una trappola". E le voci sul ritiro, sull'arrivo di un candidato forte ufficialmente mai arrivato, sono dietro al suo no alle primarie. Una presa di posizione che arriva per spegnere le voci sul suo ritiro nel caso di discesa in campo eventuale di Nicola Zingaretti. (RomaToday)