Coronavirus, verso la chiusura degli impianti di rifornimento carburante

Riviera Oggi INTERNO

Si legge in una nota delle associazioni di categoria.

“Non possiamo più garantire sicurezza sanitaria e sostenibilità economica dei servizi”. ROMA – ”Gli impianti di rifornimento carburanti cominceranno a chiudere: da mercoledì notte quelli della rete autostradale, compresi raccordi e tangenziali; e, via via, tutti gli altri anche lungo la viabilità ordinaria”.

Da mercoledì notte quelli sull’autostrada, poi anche gli altri. (Riviera Oggi)

Se ne è parlato anche su altre testate

Non è uno sciopero, precisa Bruno Bearzi, vicesegretario di Figisc-Anisa, ma la denuncia che dopo un mese di inascoltati appelli a governo, concessionari autostrade e compagnie comincerà ad avvenire l'inevitabile: le gestioni autostradali prima, per i costi annessi, e poi per gli altri impianti non ci sono, o non ci saranno, più le risorse per l'approvvigionamento di carburante. (TGR – Rai)

"Noi, da soli, non siamo più nelle condizioni di assicurare né il necessario livello di sicurezza sanitaria, né la sostenibilità economica del servizio. (Live Sicilia)

Restano aperti, chiaramente, i self service. "Da soli, non siamo più nelle condizioni di assicurare nè il necessario livello di sicurezza sanitaria, nè la sostenibilità economica del servizio. (La voce di Rovigo)

"Noi, da soli, non siamo più nelle condizioni di assicurare né il necessario livello di sicurezza sanitaria, né la sostenibilità economica del servizio. Nella loro presa di posizione, i sindacati e le associazioni di categoria sottolineano che nonostante la drammaticità della situazione oltre 100 mila gestori in tutta Italia hanno finora assicurato la distribuzione di carburante. (Cuneodice.it)

Sciopero dei benzinai emergenza Coronavirus, perché? Chiusura dei benzinai per Coronavirus a partire dal 25 marzo 2020. Conseguenze sciopero dei benzinai: a rischio i trasporti della merce di prima necessità. (NEWSAUTO)

Lo annunciano in una nota iDi conseguenza: da, compresi raccordi e tangenziali; e,", si legge nella nota.I sindacati ricordano che sono ", il" mettendo a rischio "la propria salute, presidiando fisicamente il territorio, rimanendo dove sono sempre state e dove ogni cittadino di questo Paese è abituato a trovarle ogni giorno, vale a dire in mezzo alla strada". (Il Messaggero)